Palermo – Porto, mezzo miliardo di opere grazie al nuovo piano regolatore

PALERMO – Dopo 57 anni Palermo avrà un nuovo Piano regolatore del porto, in sostituzione di quello vigente che risale addirittura al 1954. Il Prp è stato infatti approvato alcuni giorni fa dal Consiglio comunale, che ha votato l’intesa sul progetto che l’Autorità portuale aveva presentato oltre tre anni prima, nel luglio del 2008.
In dettaglio, il progetto prevede il potenziamento del porto commerciale, la razionalizzazione delle aree funzionali e degli edifici di servizio, l’individuazione di soluzioni per rispondere all’incremento del traffico crocieristico, l’integrazione degli spazi urbano-portuali con la città e la realizzazione di nuovi innesti città-porto anche attraverso la liberazione del fronte su via Crispi per consentire una maggiore relazione, anche visiva, tra la città e il mare, oltre alla possibilità di attivare opere per quasi mezzo miliardo di euro.
Per il presidente dell’Autorità portuale, Nino Bevilacqua, “finalmente potremo avviare la pianificazione. Il Prp proseguirà il suo iter e verrà sottoposto ad altri passaggi tecnici che, indubbiamente, saranno più veloci. Solo così potremo recuperare tempo e, in modo responsabile, proseguire secondo il piano di riqualificazione, riconnettendo l’area portuale al resto della città e riducendo le barriere murarie esistenti, nel fondamentale processo di rilancio del porto e di rigenerazione della qualità e delle economie del waterfront urbano. In ballo c’é anche il futuro della città”.
L’Autorità portuale ha atteso oltre tre anni la condivisione del Prp da parte del Consiglio comunale, ovvero uno dei passi procedurali previsti dalla legge 84/94, a cui farà seguito l’adozione da parte del comitato portuale, la definizione della procedura Vas in corso, il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e l’approvazione della Regione.
“Il Prp è un atto fondamentale del mio mandato da presidente dell’Autorità portuale – continua Bevilacqua -. Fin dal primo giorno del mio insediamento l’obiettivo è stato quello di riorganizzare le funzioni portuali che investono lo sviluppo commerciale, industriale, crocieristico e turistico. Abbiamo puntato al riassetto dell’area portuale e alla creazione di un rapporto con la città, da tempo interrotto, tenendo conto della storia del porto. Soddisfazione anche da Ance Palermo”.
“Ciò che è importante adesso – ha detto il presidente di Ance Palermo, Giuseppe Di Giovanna – è che si arrivi all’approvazione definitiva dello strumento urbanistico da parte dell’Autorità portuale prima e del ministero competente poi, in modo da dare il via alle opere che metteranno in moto un giro d’affari di alcune centinaia di milioni di euro e daranno a molte imprese locali la possibilità di tornare a lavorare”.