Arresti domiciliari per Galan dopo il patteggiamento

VENEZIA - Il Gip Giuliana Galasso ha firmato il provvedimento per gli arresti domiciliari a Giancarlo Galan, l’ex governatore del Veneto finito in carcere per la vicenda Mose.
Ad attendere Galan all’uscita dal carcere di Opera la moglie Alessandra Persegato. Gli arresti domiciliari rientrano nella procedura di patteggiamento avviata da Galan, attraverso i suoi legali, con la Procura veneziana. Ipotesi di accordo, definita congrua dall’accusa, che prevede 2 anni e 10 mesi di reclusione e una multa da 2,6 milioni di euro.
“Giancarlo Galan ha accettato l’inaccettabile perché non ce la faceva più a rimanere imprigionato”, hanno commentato in una nota i legali dell’ex presidente del Veneto, gli avvocati Niccolò Ghedini e Antonio Franchini, ai quali sono stati necessari otto giorni di ‘trattativa’ per raggiungere con i magistrati della Procura di Venezia l’accordo che ha permesso al parlamentare di lasciare il carcere di Opera per raggiungere i domiciliari nella sua Casa di Cinto Euganeo.