Trapani – Patto di stabilità e conti comunali dicembre sarà un mese decisivo

TRAPANI – Non tornano i conti al Comune di Trapani, oppure si può anche dire che non quadrano. Fatto sta che l’ente cittadino del capoluogo rischia di sforare il Patto di stabilità e questo comporterebbe il blocco di investimenti e anche delle premialità che potrebbero arrivare dalla Regione. Insomma, un Comune capoluogo potrebbe presto ridursi a poco più che un amministratore di condominio, tanto per usare un eufemismo. E se si sfora il Patto di stabilità è anche inevitabile pensare alle casse del Comune che non godono di buona salute.
 
Il rispetto del Patto di stabilità si basa su una serie di regole contabili. In particolare, nel Comune di Trapani, il saldo contabile tra accertamenti ed impegni correnti ed incassi e pagamenti in conto capitale deve essere di circa 5 milioni di euro. La proiezione al 30 novembre 2011 evidenzia che il saldo è inferiore a questa cifra e quindi, se anche per il mese di dicembre si dovessero confermare il trend e non ci fossero interventi correttivi da parte dello Stato, che sono allo studio, si rischia di non rispettare il Patto di stabilità. 
 
“Voglio precisare, anche per non portare in confusione il cittadino – sottolinea il sindaco Girolamo Fazio – che c’è un’enorme differenza tra la questione del Patto di stabilità, che è di tipo contabile, ed un’altra, che potrebbe essere un’ipotesi di dissesto finanziario. Ecco, quest’ultima è un’ipotesi assolutamente lontana dalla realtà trapanese: noi non rischiamo il dissesto, che è certamente un problema di cattiva amministrazione. Le due cose sono completamente diverse”. 
 
Secondo il primo cittadino, quindi, le notizie relative ad un possibile dissesto sarebbero categoricamente false e non ci sarebbero neanche i presupposti, per quel che concerne lo stato di salute delle casse comunali: “Quanto trapelato – aggiunge Fazio – determina un danno d’immagine di macroscopiche dimensione al Comune ed alla città di Trapani. Il nostro ente non rischia affatto il dissesto finanziario, ma ha un problema analogo a quello di gran parte degli altri Comuni d’Italia, relativo al rispetto del Patto di stabilità”. 
 
Sotto questo aspetto, Trapani risulta avere un avanzo di amministrazione di 30 milioni di euro, che però la legge, per rispondere ad un’esigenza statale, non gli consente di utilizzare: “Cosa ben diversa – rilancia il sindaco – è il rispetto del Patto di stabilità, che non è un’esigenza dei Comuni, ma un’esigenza dello Stato per garantire la tenuta del debito pubblico”.