Udc esce dal Governo con il suo assessore

MESSINA – “L’Udc siciliano ritiene conclusa la collaborazione con questo governo regionale la cui maggioranza politica appare debole e poco coesa per affrontare con efficacia le dure prove che nel 2012 il Paese e la Regione saranno chiamate a sostenere”. Così il documento approvato dal coordinamento regionale dell’Udc in Sicilia, riunito ieri a Messina, che ha sancito la decisione di ritirare il proprio appoggio al Governo regionale guidato da Raffaele Lombardo. E come primo atto l’assessore Andrea Piraino si è dimesso dalla carica.
Il coordinamento regionale dell’Udc, all’unanimità, dopo aver preso atto ed apprezzato la scelta di rassegnare le dimissioni da assessore regionale, ha eletto Piraino presidente perchè intende continuare ad avvalersi della sua preziosa collaborazione.Nel documento finale i vertici dello scudocrociato in Sicilia rivendicano il prorpio contributo determinante, in un anno di collaborazione col governo della Regione, in materia di Sanità, di trasparenza nella pubblica amministrazione, di acque e rifiuti, di sistema elettorale per gli Enti locali, di riorganizzazione delle Asi e di housing sociale.
“Oggi, però, vi e’ bisogno – si legge nel documento – di una fase politica nuova per affrontare le emergenze dettate dalla crisi economica e sociale che sta scuotendo il Paese, il Sud e la Sicilia in particolare. Per questo, un mese fa, abbiamo chiesto al presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, di trasformare l’alleanza parlamentare, che precariamente lo sostiene, in una maggioranza politica forte e coesa che attribuisca al Terzo polo un ruolo centrale. (…).
 “Ad oggi le risposte che abbiamo avuto – continua il documento – non sono sembrate all’altezza della gravità della situazione. Pur comprendendo, infatti, la complessità politica del momento e, soprattutto, del rapporto col Pd, che in Sicilia sta attraversando un periodo di profonde divisioni interne, ribadiamo che non si può restare fermi o, peggio ancora, impantanati nelle difficoltà altrui”. Da qui la decisione di uscire dal governo regionale.
“è una presa di posizione che ci stimola perché ci costringe ad avviare una fase nuova” così il presidente Lombardo ha commentato a caldo, prima del suo incontro a Roma con Catricalà.