La Sicilia con due ruote… scoppie. Lontana dai modelli Stoccolma e Barcellona

CATANIA – Se la Sicilia in termini di viabilità ciclistica avesse i problemi di Barcellona… paradossalmente avrebbe risolto gran parte dei suoi problemi.
La capitale della Catalogna ha fatto della mobilità sostenibile uno dei suoi cavalli di battaglia, ma si sa, migliorarsi è sempre possibile, e così, anziché cullarsi sugli allori, i catalani continuano a vedere il bicchiere mezzo vuoto e per questo cercano continuamente soluzioni per colmare la misura. Attualmente Barcellona vanta qualcosa come 160 km di piste ciclabili, approssimativamente si contano 100 mila spostamenti al giorno con le biciclette (quelle pubbliche in bike-sharing e quelle private). Proprio l’alto numero di biciclette in condivisione (6.500) messe in circolazione, ha evidenziato però l’insufficienza delle infrastrutture. E così che oggi molti ciclisti sono costretti a circolare sui marciapiedi creando non pochi disagi ai pedoni. Le associazioni dei ciclisti sostengono che in questi ultimi anni si sia puntato più sulla quantità delle piste ciclabili che sulla qualità. E per rivedere la politica del settore hanno mandato degli esperti a Stoccolma, capitale europea della mobilità sostenibile con i suoi 750 km di piste ciclabili bene armonizzate con il territorio. (…)