Province: lo Stato ci ha superati

PALERMO – Nella manovra di Natale (la legge 214/2011) il presidente del Consiglio Monti ha tracciato la strada da seguire per la “rivoluzione” delle Province: le funzioni dovranno essere trasferite ai Comuni, resteranno alcuni organi, il presidente e dieci consiglieri, eletti dai Comuni, e c’è un anno di tempo perché Stato e Regioni, ciascuno per le proprie competenze, legiferino in questa direzione.
La Regione Siciliana, sebbene dalle poltrone provinciali si alzino continuamente grida di dissenso, ha fatto dei passi in avanti ma non ha ancora attuato pienamente l’articolo 15 del proprio Statuto: il 17 ottobre, infatti, la Giunta regionale ha approvato il disegno di legge sul decentramento delle funzioni ai Comuni, con la contestuale riforma dei liberi Consorzi comunali, già previsti, appunto, dal documento di Autonomia del 1946.