CATANIA – Nuove assunzioni e uscite di personale. Per il primo trimestre dell’anno il bilancio si prevede ancora negativo (nonostante il quadro sia complessivamente migliore rispetto agli ultimi tre mesi del 2011) e la Sicilia ancora una volta sarà tra le regioni che subirà i maggiori “tagli”.
Le contrazioni più consistenti in termini percentuali sono attese infatti in Basilicata (-1,4%), Puglia (-1,3%) e nella nostra Isola (-1,2%, 14.450 uscite in valore assoluto). A livello provinciale, Agrigento e Viterbo si prevede subiranno una contrazione pari o superiore al 2%, “tallonate” da Reggio Calabria (-1,9%).
Dall’altro fronte saranno 152mila le entrate di personale dipendente programmate dalle imprese dell’industria e dei servizi tra gennaio e marzo, circa 60mila in più di quelle rilevate per l’ultimo trimestre dello scorso anno. A prevederlo è il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro che, per la prima volta nell’analisi riguardante i programmi occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi, introduce per il I trimestre 2012 un nuovo elemento di conoscenza: le uscite di personale dipendente attese nello stesso periodo, pari a 227.500 unità. A seguito di tali uscite, si determina dunque un saldo negativo di 75mila unità, equivalenti a un calo dell’occupazione dipendente nell’industria e nei servizi dello 0,7%.
Analizzando i dati per provincia, a Palermo si prevedono 1.960 assunzioni al cospetto di 2.890 fuoriuscite dal lavoro, a Catania 1.570 assunzioni per 3.590 fuoriuscite. Ad Agrigento solo 400 assunzioni per 1.130 fuoriuscite. In termini percentuali va meglio a Caltanissetta che si mantiene quasi in parità (590 assunzioni, 680 uscite).
Delle quasi 152.100 entrate programmate (8.280 riguarderanno la Sicilia), 125.700 saranno a carattere non stagionale e 26.400 stagionale (2.300 in meno di quanto previsto a fine 2011).
Il 34% delle assunzioni (pari a 51.700 unità) avverrà nell’industria, mentre il 66% (per complessive 100.400 unità) nei servizi. All’interno dell’industria, dopo le costruzioni (con oltre 18mila assunzioni), il maggior numero di entrate interesserà le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (oltre 6.200), quelle alimentari (con più di 5.400 unità delle quali 2.500 a carattere stagionale), quelle della meccanica e dei mezzi di trasporto (quasi 4.600) e dal tessile-abbigliamento (3.700). Tra i servizi, alta la richiesta proveniente dalle attività turistico-alberghiere e della ristorazione (20.500 le entrate previste, 8.200 delle quali a carattere stagionale). Segue il commercio al dettaglio (16.700), i servizi operativi alle imprese (quasi 12mila) e i trasporti (8.300).
Delle entrate previste, una quota in sensibile aumento rispetto ai trimestri precedenti interesserà le figure di alto profilo (intellettuali, scientifiche e tecniche), delle quali si prevedono complessivamente 34mila assunzioni. Queste passano quindi dal 18% dei due trimestri precedenti al 22,4% dei primi tre mesi del 2012. In aumento sono anche i profili operai (42mila le assunzioni previste per questa professione) che passano dal 20-22% dei due trimestri precedenti al 27,5% di quello attuale. Più modesto l’incremento delle professioni non qualificate (che in valore assoluto superano le 20mila unità), la cui domanda rappresenta il 13,4% del totale. In percentuale è in calo invece la domanda di professioni intermedie (impiegati e professioni commerciali e dei servizi), la cui incidenza scende dal 47% circa dei due trimestri finali del 2011 al 36,5% del I del 2012.
L’approfondimento. Informatici e tecnici amministrativi tra i più richiesti
Tra le professioni high skill, le richieste più consistenti riguarderanno i tecnici amministrativi, finanziari e bancari, gli informatici e i tecnici del marketing, vendite e distribuzione commerciale. Tra gli operai spiccano quelli specializzati e i conduttori di impianti nelle costruzioni, mentre è consistente la domanda di personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone. In valore assoluto, la prima posizione delle professioni intermedie è occupata dai cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici.
Per i giovani qualche barlume di speranza. Il 34,2% del totale delle assunzioni nel I trimestre dell’anno sono esplicitamente orientate verso giovani al di sotto dei 30 anni. Tuttavia, salvo qualche eccezione (rappresentata dai tecnici amministrativi, finanziari e bancari, nonché informatici e addetti al marketing e alle vendite), agli under 30 le imprese offriranno possibilità di lavoro soprattutto nelle professioni a minor contenuto tecnico-scientifico, come commessi di negozio, cuochi, camerieri e altre professioni turistiche, personale di segreteria, addetti alla gestione dei magazzini e, non da ultimo, come operai.