Stop alle telefonate commerciali. 5 strumenti per alzare una diga

CATANIA – Ormai da un anno il Garante della Privacy ha disposto che le società telefoniche devono informare sia i nuovi  sia i vecchi abbonati sulle modalità da utilizzare per non ricevere telefonate pubblicitarie.
Infatti, la normativa sul telemarketing  prevede che gli abbonati che non desiderano ricevere telefonate promozionali debbano iscrivere la loro utenza telefonica nel Registro delle opposizioni, entrato in funzione il 1° febbraio di un anno fa; con l’entrata in funzione del Registro viene meno anche la possibilità di utilizzare le numerazioni telefoniche contenute in banche dati comunque formate (comprese quelle costituite utilizzando i dati estratti dagli elenchi telefonici prima del 1° agosto 2005), senza aver prima acquisito un apposito consenso.
E’, pertanto, necessario che gli operatori informino gli utenti di tali modalità da attivare per non essere disturbati; per questo il Garante ha predisposto due modelli di informativa che le società telefoniche devono utilizzare e nei quali vengono specificati i cinque modi per potersi iscrivere al Registro. In realtà non è stata fatta grande pubblicità di questa importante difesa per il consumatore e ancora oggi capita sovente di essere disturbati da telefonate pubblicitarie a tutte le ore (compreso pranzo e cena). Per questo motivo è utile ricordare le 5 modalità per alzare una diga a questa pratica poco gradita e rifiutare le telefonate commerciali.

 – Per raccomandata, scrivendo a: “Gestore del servizio pubblico delle opposizioni – abbonati” Ufficio Roma Nomentano – casella postale 7211 – 00162 Roma (Rm)
– Via fax: 06.54224822;
– Per e-mail: abbonati.rpo@fub.it;
– Tramite il numero verde: 800.265.265;
– Compilando il modulo elettronico disponibile nella apposita “area abbonato” sul sito: www.registrodelleopposizioni.it

Il Garante ha poi disposto che i prossimi elenchi telefonici non recheranno più il simbolo grafico della cornetta con il quale venivano individuati gli abbonati che avevano acconsentito a far utilizzare la loro utenza per chiamate commerciali. D’ora in poi, quindi, non dipenderà dal simbolo la possibilità per le aziende di usare i numeri telefonici per fare marketing telefonico, ma dalla iscrizione o meno delle utenze al Registro delle opposizioni.
Il mancato rispetto delle prescrizioni del Garante comporta sanzioni da un minimo di 30mila ad un massimo di 180mila euro, che potranno raggiungere, nei casi più gravi, i 300mila euro.