RAGUSA – La gestione dei cimiteri in provincia sta diventando un serio problema, soprattutto a Modica e Ispica, dove la scelta di procedere all’ampliamento delle strutture pubbliche attraverso la formula del project financing sta suscitando non poche polemiche tra la cittadinanza. Nel frattempo a Ragusa, nei mesi scorsi, presso al camera mortuaria del cimitero di Ragusa Ibla, le indagini dei Nas hanno fatto luce su alcuni aspetti sconosciuti riguardanti l’esistenza di resti umani contenuti in sacchi neri legati all’imboccatura con del fil di ferro, e una targhetta con nome e cognome. I problemi, insomma, accomunano un po’ tutta la provincia.
La situazione più preoccupante, comunque, è nella Città della Contea, dove a quanto pare non si può neanche morire in santa pace. Mancano, infatti, i loculi e sono in tanti a denunciare quella che è divenuta una vera e propria emergenza alla quale occorre dare al più presto una soluzione. Nel 2004 circa 1.200 assegnatari versarono al Comune un acconto di 700 euro, pari al cinquanta per cento dell’intero costo di un loculo, nella prospettiva di vedersi consegnato il loculo stesso, disposti a provvedere al pagamento del saldo, in quanto il Comune aveva già avviato un progetto per l’edificazione di 1.260 loculi, prevedendo una spesa complessiva di 1.478.000 euro.
Un contenzioso, però, bloccò per anni il completamento dei lavori. Adesso, con la motivazione di accelerare il completamento di quel progetto, l’amministrazione comunale ha deciso di inserire la realizzazione di questi loculi all’interno del project financing già approvato, ma a distanza di mesi da quella scelta occorre prendere atto che, purtroppo, il problema appare ancora lontano dall’essere definito. L’amministrazione comunale, dal canto suo, dopo aver ampiamente motivato la scelta del project financing ha annunciato che dopo varie vicissitudini con l’Urega, adesso tutto è pronto perché venga pubblicata la seconda gara d’appalto.
“Siamo consapevoli – ha dichiarato l’assessore alle Opere pubbliche Peppe Sammito – di trovarci di fronte a una situazione inaccettabile per i cittadini, che si protrae da anni con ritardi imperdonabili, tuttavia, il lavoro che abbiamo in corso è per risolvere una a una, in modo definitivo, le non poche complicazioni e arrivare finalmente al risultato”.
Anche a Ispica la situazione non è tranquilla, soprattutto dopo la scelta dell’amministrazione comunale di voler procedere anch’essa allo strumento del project financing per l’ampliamento del cimitero comunale. Ad alzare i toni del dibattito in corso in città è stato il Partito democratico, che attraverso il suo segretario cittadino, Gianni Stornello, ha annunciato che la privatizzazione del cimitero che la giunta intenderebbe perseguire sarà il nuovo terreno di scontro.
“Non permetteremo – ha affermato – che la sacralità del luogo venga profanata, siamo decisamente contrari e condurremo la nostra battaglia mobilitando la città perché, affidando a privati il cimitero, aumenteranno i costi per la costruzione di cappelle e per la concessione dei suoli, perché si toglierà lavoro alle imprese edili locali e perché si avalla un business che specula sulla memoria dei nostri cari defunti”.
Sulla vicenda il primo cittadino ispicese, Piero Rustico, si è espresso così: “La liceità di una possibile ‘privatizzazione’ del cimitero mi pare concetto alquanto dubbio, almeno per come l’ha voluto intendere chi ha voluto impavidamente creare un allarmismo ingiustificato tra i cittadini con il solo fine di cavalcarne la conseguente ondata di malcontento e dimostrando, invece, di non aver compreso fino in fondo il funzionamento di quello che, tuttavia, rimane un fantasioso oggetto del contendere".
"Discorso a parte – ha aggiunto il primo cittadino – merita il project financing, ovvero la cessione delle spese di realizzazione di un’opera pubblica da parte di privati, che potrebbe anche rappresentare in futuro un discreto compromesso tra la necessità di ampliare il camposanto ispicese e la oggettiva difficoltà a reperire le risorse economiche necessarie in questo particolare periodo di crisi”.
Tutto è bloccato, un cimitero con soli 3 loculi liberi a fronte dei 480 decessi ogni anno
Critica la situazione nella Città della Contea
Giorgio Iabichella: “Il bisogno dei cittadini è stato, ancora una volta, ignorato”
MODICA (RG) – Sulla critica situazione nel cimitero della Città della Contea, è intervenuto duramente Giorgio Iabichella, rappresentante sindacale Confsal, il quale ha accusato l’amministrazione comunale di ignorare le priorità della città.
“Il cimitero di Modica – ha denunciato Iabichella – è strapieno e non si vedono spiragli per una celere soluzione. Il project financing è bloccato e nessuno ne parla più. Circa 1.200 cittadini hanno già pagato il 50% del proprio loculo acquistato 5 anni fa, ma a oggi non ne possono usufruire perché ancora non esiste. Modica conta 480 decessi ogni anno e oggi vi sono solo tre loculi liberi in tutto il cimitero comunale. Le società operaie che hanno pagato il suolo hanno in mano un pugno di mosche, visto che ancora oggi, a 4 mesi dall’assegnazione proclamata dall’amministrazione, non hanno nemmeno presentato un progetto esecutivo ed i loro soci sono nelle stesse condizioni di tutti gli altri modicani, ovvero impossibilitati a passar a ‘miglior vita’”.
E in merito ai ritardi dell’amministrazione comunale, Iabichella così si è espresso: “Prediamo atto, quindi, che il bisogno dei cittadini è stato, ancora una volta, ignorato e che le decisioni che l’amministrazione avrebbe dovuto prendere ‘a brevissimo’, riguardo al progetto complessivo del cimitero comunale, sono state accantonate, cedendo il passo al menefreghismo assoluto nei confronti dei cittadini”.
Confsal ha proposto, pertanto, di ricercare, insieme alle forze sociali e politiche della città, una soluzione riguardo all’emergenza "cimitero comunale", oggi non più sottovalutabile. (mm)
ISPICA (RG) – Critica la situazione anche al cimitero comunale di Ispica, dove a tenere banco, in questo periodo, è il dibattito sull’opportunità o meno di avviare un project financing per il luogo sacro. A intervenire in merito è stato anche il movimento civico Libertà e buon governo che per bocca del suo rappresentante, Pippo Barone, ha contestato la volontà dell’amministrazione comunale di affidare ai privati la gestione dell’ampliamento del cimitero.
“Ci sono servizi – ha affermato Barone – che un Ente pubblico è tenuto a dare ai cittadini con la consapevolezza che tali prestazioni rappresentano un costo per la collettività e una perdita per l’Ente. Ci sono servizi, e si tratta di uno sparuto numero, in cui l’Ente pubblico ha certezza di recuperare l’investimento fatto. Tra questi la costruzione dei loculi del cimitero. Se esiste un investimento sicuro, in cui il Comune è certo di recuperare la spesa affrontata, esso è proprio la costruzione del cimitero, la realizzazione di nuovi loculi e di nuove sepolture in genere".
"Giacché non esiste dubbio – ha concluso – sulla circostanza che tutti avranno necessità di una sepoltura, non si comprende secondo quale ratio il Comune si privi della gestione dell’investimento più sicuro, regalandolo ai privati. Ben si comprende, viceversa, come un privato abbia tutto l’interesse a sostituirsi al Comune, dato che è certo di operare in regime di monopolio”.
Libertà e Buon governo ha chiesto pertanto all’amministrazione comunale di fare un passo indietro su questa scelta e invita la cittadinanza a tenere alta l’attenzione contro tali operazioni.