Cure oncologiche, 400 mln l’anno il costo per “migrazioni sanitarie”

ROMA – Più del 50% dei pazienti italiani colpiti da tumori rari è costretto a migrare e a curarsi fuori Regione. Si tratta di circa 160.000 persone ogni anno, che si muovono alla ricerca di centri con maggiore esperienza e con le tecnologie più avanzate. Il valore economico annuo di queste migrazioni sanitarie è stimato in 400 milioni di euro. Il dato emerge dal I Congresso Nazionale IART (Italian Association Rare Tumors) in corso a Cremona.
 “I costi reali per la gestione complessiva di queste patologie non sono noti – spiega Fernando Cirillo, presidente IART e chirurgo oncologo agli Istituti Ospitalieri di Cremona -. Molte prestazioni improprie hanno costi spesso elevati, senza considerare la dilatazione dei tempi necessari per raggiungere una diagnosi certa e una terapia dedicata. Questi percorsi diagnostici e terapeutici inadeguati possono incidere sfavorevolmente sulla prognosi e sull’equilibrio psicologico del paziente, con una moltiplicazione di ulteriori spese per la riabilitazione non solo fisica. La nostra ‘scuola’ con la IART – spiega – insegna ai clinici appunto come riconoscere e affrontare al meglio queste neoplasie”.