Più controlli per la Formazione, nascono i registri elettronici

PALERMO – Persino gli ispettori del lavoro scenderanno in campo. Con il nuovo Prof, il piano regionale dell’offerta formativa, non si scherza. Lo ha detto l’assessore regionale alla Formazione professionale, Mario Centorrino. Lo ha ribadito il dirigente generale del Dipartimento della Formazione, Ludovico Albert. Di mezzo ci sono finanziamenti dell’Unione Europea, motivo per cui il controllo della spesa è certamente molto più ferreo. Se si sgarra i soldi devono essere restituiti, è sempre stato il diktat dell’Ue. Per cui enti di formazione e Regione sono avvertiti.
Il governo siciliano non vuole incappare in un’eventualità simile. Ecco perché ha deciso di mettere a ferro e fuoco gli enti siciliani, rei in passato di avere combinato di tutto e di più: corsi fantasma, presenze di allievi gonfiate, spese molto spesso poco comprensibili e rendiconti davvero poco credibili. Ha avuto modo di constatarlo anche la Corte dei Conti che più volte ha bacchettato il governo siciliano per gli scarsi controlli nel settore. Ora però si cambia. Almeno questo garantiscono i vertici apicali della formazione siciliana.
Una svolta collegata soprattutto al fatto che la spesa è stata totalmente spostata sull’Fse, il fondo sociale europeo. Qui i parametri di controllo sono ben diversi, certamente molto più severi rispetto a quelli adottati in passato dalla Regione. E allora ecco che il Dipartimento prende le sue contromisure: anzitutto reclutando persone da ogni dove per controllare. Le verifiche quindi non saranno solo a carico degli uffici del Dipartimento: a coadiuvare ci saranno gli ispettori del lavoro provinciali e addirittura del personale esterno: “Abbiamo siglato un accordo con la dirigente del Dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello, – spiega Albert – che garantirà personale degli uffici provinciali del lavoro per effettuare controlli. Inoltre emaneremo a breve un bando per reclutare personale esterno esperto in materia”.
Decisione necessaria perché, come è risaputo, gli ispettorati sono carenti di personale. Di contro gli enti da controllare e i corsi sono davvero una marea. E se le intenzioni espresse da Albert, quelle cioè di controllare uno stesso ente anche più volte nel corso dell’anno, saranno veritiere appare più che logico la necessità di trovare altri ispettori altrimenti sarebbe impossibile fare verifiche a tappeto. E qui, annuncia Albert, ci son altre novità ancora. Anzitutto i registri cartacei, ed era ora, vanno in soffitta. Nel senso che gli enti di formazione si sono sempre avvalsi di registri cartacei per segnare assenze e presenze del personale.
 
Metodo fin troppo semplice da aggirare sino ad oggi per gli enti. Ebbene, ora il dirigente del Dipartimento Formazione annuncia l’introduzione del registro elettronico: “In questi registri ci saranno comunicate in tempo reale tutte le informazioni necessarie”. Motivo per cui assenze o lezioni saranno materialmente riportate istante per istante. E quindi i “blitz” degli ispettori del lavoro potranno essere più efficaci perché dovranno riscontrare cosa è stato comunicato dall’ente in quel momento e cosa effettivamente si sta facendo.