Troppi consiglieri, spreco da 14 milioni di euro

PALERMO – Le svariate misure di riduzione degli apparati politici che il Legislatore nazionale ha adottato negli ultimi anni, in Sicilia non hanno validità e poco importa se quelle misure hanno il nobile fine di ridurre i costi e contenere spese insopportabili per le casse pubbliche in tempi di crisi economica anche per gli Enti locali.
La conclusione è che o la Sicilia è un’isola felice che non risente di una fase economica tra le più nere che si ricordino, oppure che il Legislatore isolano non abbia voluto recepire le novità normative nazionali, per permettere alla classe politica locale di continuare a ingrassarsi contro gli interessi dei cittadini sovrani.
Così, grazie alle leggi made in Sicily, alla chiusura dei seggi in 148 Comuni, il 7 maggio prossimo, avremo ben 2.386 consiglieri comunali anziché 1.541: uno spreco annuo da 14 mln €. (continua)