Palermo – Il presidente della commissione Attività produttive dell’Assemblea regionale siciliana, Salvino Caputo, giovedì mattina ha presieduto un’audizione per agevolare il credito alle imprese in crisi.
L’iniziativa era stata sollecitata dagli imprenditori perche nonostante l’approvazione della legge sul credito alle imprese gli Istituti Bancari e lIrfis hanno ritardato la concessione delle provvidenze creditizie.
All’incontro hanno preso parte il vice presidente della terza commissione Pino Apprendi, Pippo Gianni ed i vertici delle Associazioni bancarie, dell’Irfis, Banca Nuova, Banco di Sicilia, Montepaschi Serit, Banco del credito cooperativo e altri istituti che hanno sportelli in Sicilia.
Al termine dell’incontro è stata decisa l’approvazione di un documento che consentirà agli istituti bancari, entro un termine fisso dalla data di ricezione, di procedere all’esame e conclusione della istanza.
“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato Caputo – sia dell’esito dell’audizione che dell’ampia partecipazione. Da tempo gli imprenditori e le associazioni di categoria avevano lamentato i tempi lunghissimi tra la presentazione della domanda e la risposta che quasi sempre era negativa. Ci siamo stupiti – ha aggiunto Caputo – che nonostante l’approvazione della legge e la previsione di un fondo regionale per la copertura degli interessi, le imprese non siano riuscite a ottenere le agevolazioni. Adesso dopo l’audizione siamo certi che in tempi brevi le banche concederanno gli aiuti alle imprese in crisi. La prossima settimana la Commissione si riunirà per deliberare sul documento finale che verrà sottoscritto dalle banche”.
Anche il recente rapporto di luglio 2009 dell’Isae, Istituto di studi e analisi economica ha fotografato una situazione in generale in tutto il Paese meno favorevole per quanto riguarda il fenomeno del razionamento quantitativo dei finanziamenti alle imprese.
Sono in aumento le imprese che si trovano in condizioni più sfavorevoli: a giugno l’8% degli intervistati dichiara che la richiesta di credito non ha avuto buon fine; a inizio anno questa quota era pari al 6,5%, al 4% nel marzo del 2008. Sono state rilevate differenziazioni a seconda delle dimensioni aziendali: il razionamento quantitativo sembra attenuarsi nei confronti delle grandi imprese, risultando, invece, in crescita per le piccole e medie, che sono proprio quelle presenti nelal nostra Isola. Ma anche le grandi imprese, d’altro canto, sembrano risentire di condizioni più gravose rispetto ai mesi precedenti,in termini di richiesta di maggiori garanzie (in particolare, di tipo reale), più onerose spese accessorie e, soprattutto, tassi di interesse piùelevati.