Falsi braccianti, truffa da 6,7 miliardi l’anno

Mettere su un’impresa agricola. Prendere in affitto o comprare i terreni, procurarsi attrezzi e macchinari, ottenere licenze, ingaggiare del personale. E se tutto questo fosse falso? Se terreni, attrezzi, macchinari, licenze e personale esistessero, ma non venissero impiegati di proposito per la produzione agricola? Se i terreni venissero lasciati incolti, gli attrezzi a impolverarsi, le licenze chiuse in un cassetto e il personale a casa?
È proprio questo il punto: il personale non è veramente tale, perché frutto di assunzioni fittizie. Ciononostante, gli basta versare una certa quantità di contributi all’Inps per ottenere le indennità di disoccupazione e di malattia previste per il settore agricolo. Una truffa in grande stile, insomma. Una truffa che ogni anno costa all’Istituto milioni di euro. (continua)