PALERMO – Ogni anno, ciascun cittadino siciliano spende quasi 53 euro per mantenere la schiera dei precari comunali: è un dato allarmante quello fornito recentemente dalla Corte di Conti e aggiornato dai sindacati siciliani, che hanno messo in luce quanto i 22.500 dipendenti a tempo determinato gravino pesantemente sulle casse pubbliche, per circa 267 milioni di euro solo nel 2012.
Il dato, per di più, è solo parziale: la Regione, infatti, concorre per massimo il 90 per cento a garantire le retribuzioni, mentre almeno il restante dieci è a carico delle amministrazioni comunali.
Ma la percentuale esatta nessuno è in grado di fornirla, perché il dato varia a seconda del tipo di contratto e ancora non si è pensato di fare una dettagliata analisi di questa voce nei bilanci dei 390 Comuni isolani. (
continua)