L’Aeeg indaga sulle tariffe della bolletta sull’elettricità

PALERMO – Da qualche tempo avevamo la sensazione che nel mercato dell’energia elettrica stesse succedendo qualcosa che avrebbe potuto danneggiare i consumatori.
In Italia la potenza di impianti fotovoltaici installati è di quasi 13 GW. Quando questi entrano in funzione a pieno regime, tipicamente dalla tarda mattinata al primo pomeriggio, il prezzo dell’energia elettrica scende determinando un cospicuo calo del picco mattutino dei costi e quindi dei prezzi dell’energia elettrica.
Grazie agli impianti fotovoltaici, di giorno l’offerta di energia elettrica è maggiore e a un prezzo contenuto legato agli incentivi statali del conto energia.
Se, quindi, di giorno il prezzo dell’energia elettrica scende; di sera, quando non c’è più sole, aumenta sensibilmente. Un incremento, secondo alcuni analisti, artificioso che i produttori di energia elettrica da fonti fossili fissano per recuperare parte di quello che non hanno guadagnato di giorno, cioè quando l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici ha priorità d’accesso sulla rete elettrica, e quindi è venduta per prima.
Ed è proprio tale sospetto che ha indotto l’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) ad aprire formalmente un’indagine, come ha comunicato il suo presidente, Guido Bortoni, nel corso di una recente audizione in Commissione Industria al Senato.
Senza entrare nel merito dell’aumento artificioso del prezzo dell’energia elettrica nelle ore serali, l’AEEG ha annunciato che sta studiando il fenomeno nei suoi dettagli, compreso il regime sanzionatorio, e che non è per nulla vero che il prezzo dell’energia elettrica, ora alle stelle, sia cresciuto per colpa del fotovoltaico. Infatti, leggendo con attenzione i dati disponibili si vede che a mezzanotte, senza l’apporto dell’energia fotovoltaica, il prezzo relativo 2012 è più alto di quello del 2011 di almeno 15 euro al MWh, mentre alle due del pomeriggio, cioè quando sono in funzione gli impianti fotovoltaici, è più alto di circa 6 euro.
Tuttavia, la stessa AEEG torna a lanciare l’allarme incentivi, ricordando che i costi complessivi delle fonti rinnovabili passeranno dai 7,3 miliardi di euro del 2011 ai dieci miliardi (stimati) del 2012,e che è necessaria una verifica della sostenibilità economica dei meccanismi d’incentivazione delle fonti rinnovabili che tenga adeguatamente conto dei maggiori oneri sostenuti dagli utenti  finali del servizio elettrico.