Palermo – Puntuale all’appuntamento annuale, l’Istat ha reso noti i risultati dell’indagine sui consumi delle famiglie italiane, articolata per Regione, fornendo una stima della spesa media mensile per famiglia nel 2008 e negli anni immediatamente precedenti 2007 e 2006.
Com’era da attendersi, nessun fatto nuovo e significativo né nella composizione della spesa in alimentari e non alimentari, né nella sua variazione rispetto al 2007, in un periodo caratterizzato dagli effetti della crisi finanziaria ed economica che ha colpito l’Italia e le sue regioni, in via di prima approssimazione denunciata dalla caduta del prodotto interno lordo e del reddito disponibile.
Diciamo subito che la spesa media mensile delle famiglie viene stimata per le famiglie che vivono in abitazione di proprietà, usufrutto o in uso gratuito o che sono proprietarie di un’abitazione secondaria (ad esempio: la casa per le vacanze), al fine di garantire la comparabilità dei comportamenti di spesa rispetto alle famiglie che vivono in affitto. Ma veniamo con ordine segnalando che nel 2008 la spesa media mensile delle famiglie ammonta in Sicilia a 1.742 euro ragguagliandosi al 70 per cento della spesa media delle famiglie italiane, praticamente invariata rispetto al 2007 ed al 2006. Le sorprese non finiscono mai: rispetto al 2007, la spesa media mensile delle famiglie è diminuita dell’1,2 per cento in Sicilia mentre è aumentata sia pure dello 0,2 per cento in Italia. Al netto della lievitazione intervenuta nel livello dei prezzi, stimata pari al 3,3 per cento in base all’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività, la spesa media mensile delle famiglie è diminuita del 4,5 per cento in Sicilia e del 3,1 per cento in Italia. In una regione come la Sicilia, caratterizzata da pesanti barriere al suo sviluppo economico, una flessione reale della spesa media mensile di questa dimensione, ha prodotto danni inimmaginabili e non facilmente calcolabili nella società civile, solo che si rifletta che parliamo di spesa media, nella quale le famiglie povere sono certamente diventate più povere.
La dimensione e l’andamento della spesa delle famiglie italiane sintetizzano i dati delle grandi ripartizioni geografiche: nel Nord la spesa media mensile delle famiglie è pari a 2.810 euro (+0,5% rispetto al 2007 in termini monetari), nel Centro a 2.558 euro (+0,7%) e nel Mezzogiorno a 1.950 euro (-1,0%). In termini reali le tre ripartizioni denunciano una flessione crescente passando dal Mezzogiorno al Centro ed al Nord. L’unico aumento statisticamente significativo è quello osservato, nel Nord, per la spesa media familiare destinata ai generi alimentari e bevande (da 449 euro mensili nel 2007 a 464 euro con un aumento monetario praticamente eguale all’aumento del livello dei prezzi (+3,3 per cento).