Marò, fissata al 24 agosto la sentenza del Tribunale del Mare

NUOVA DELHI – È stata fissata per il 24 agosto la sentenza del Tribunale internazionale per il diritto del mare di Amburgo sul caso dei due fucilieri della Marina Militare, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati dal governo indiano dell’omicidio di due pescatori del Kerala durante un’attività antipirateria a bordo del mercantile italiano Enrica Lexie, il 15 maggio 2012. Lo ha dichiarato il presidente della corte di Amburgo, Vladimir Vladimirovic Golitsyn, al termine della seconda e conclusiva giornata di udienze in cui sono state ascoltate nuovamente le due parti. Il capo del team legale italiano, Sir Daniel Bethlehem, riferendosi all’atteggiamento di New Dehli, ha parlato di “diritto creativo” sottolineando come il governo indiano consideri i due marò come “già condannati” pur in assenza di un processo, atteso ormai da 3 anni. L’ambasciatore italiano Francesco Azzarello, in qualità di capo della delegazione italiana, ha ribadito le richieste del governo di Roma: piena giurisdizione al nostro Paese sul caso dei marò e quindi una sentenza che imponga a Nuova Delhi di rinunciare a qualsiasi misura amministrativa o penale nei confronti dei due militari che vanno rimessi immediatamente in libertà. La controparte indiana, dal canto suo, ha rivendicato il diritto di processare i due marò, accusando l’Italia di malafede e ha chiesto al tribunale di rifiutare in toto le richieste avanzate dal governo italiano. Attualmente Salvatore Girone è ancora trattenuto in India, presso l’ambasciata italiana, mentre Massimiliano Latorre è in “permesso” fino al gennaio 2016 per curarsi dai postumi di un’ischemia.