PALERMO – Il decreto dell’11 maggio 2009, pubblicato nella Gazzetta ufficiale della regione siciliana del 3 Luglio 2009, fissa gli indirizzi, gli obiettivi e la metodologia per l’attuazione, a partire dall’1 giugno 2009, del “day service ambulatoriale ospedaliero” (Dsao) nelle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate e definisce le tariffe delle prestazioni.
Il day service, seguendo le più recenti indicazioni ministeriali, rappresenta un nuovo ‘contenitore assistenziale’ che, da un punto di vista organizzativo, si pone tra il day hospital ed il livello ambulatoriale e servirà ad affrontare in maniera più razionale alcune specifiche patologie oltre che le prestazioni di chemioterapia: cioè, permetterà una drastica riduzione dei ricoveri diurni inappropriati, con minore impiego di risorse non alterando, secondo le previsioni dell’assessorato regionale alla sanità, la qualità dell’assistenza per il paziente.
Il decreto trova la sua legittimazione in diversi documenti giuridici: l’intesa Stato – Regioni del 2005, in forza del quale le Regioni assumono l’impegno di ridurre i volumi di assistenza ospedaliera; ed anche, il Piano di contenimento e riqualificazione del sistema sanitario regionale 2007 – 2009.
Il decreto individua con precisione le patologie che dovranno essere trattate in regime di day service:sono l’intervento sul cristallino, con o senza vitrectomia; interventi sul ginocchio senza diagnosi principale di infezione; la decompressione del tunnel carpale; trapianti di pelle; altri interventi sultessuto sottocutaneo e sulla mammella.
La tabella contenuta nel decreto è riportata nella pagina per meglio essere fruita dai lettori.
Lo stesso assessorato alla Sanità evidenzia come, in base ai dati statistici in suo possesso, nell’ultimo triennio, i ricoveri per queste patologie hanno fatto registrare il più alto tasso di inappropriatezza.
Patologie, che è giusto ricordare, che costituiscono il 18% del totale dei ricoveri in day hospital ma incidono per il 29,3% sotto l’impatto economico.
Il decreto impone che queste patologie vengano trattate in regime di day service, tranne quelle che giustificano particolari necessità di sicurezza.
Per quanto riguarda le prestazioni di chemioterapia, non associate a diagnosi secondaria di leucemia – 138 mila accessi nell’ultimo anno -, il trattamento in day service prevede anche la presa in carico del paziente, la somministrazione del farmaco e le indagini utili per monitorare eventuali effetti collaterali.
Secondo le stime dell’assessorato alla Sanità grazie a tale intervento si avrà una forte riduzione della percentuale di ospedalizzazione (circa 15 per mille) che in Sicilia è attualmente del 249 per mille a fronte di una media nazionale del 180 per mille. L‘amministrazione regionale ipotizza, se i risultati saranno confortanti, la realizzazione di un secondo intervento, che ampli il numero e le caratteristiche delle patologie da inserire nel sistema di day service.
Il provvedimento dovrebbe contribuire alla riduzione della spesa pubblica regionale per un importo di oltre 70,7 Mln di euro all’anno.
La speranza che si realizzi un contenimento della spesa senza un alterazione della qualità dei servizi nella sanità siciliana si alimenta, anche, grazie al monitoraggio che l’assessorato si impegna a realizzare sulle strutture pubbliche interessate.