Attraversare la Sicilia in auto si trasforma in un incubo per chi si trova costretto a doversi spostare da un punto all’altro dell’isola. Una realtà conosciuta a moltissimi pendolari, che hanno visto negli anni la condizione delle strade peggiorare sempre di più. E perfino quella che dovrebbe essere una delle arterie principali dell’intera rete viaria siciliana, la A19 Catania-Palermo, è diventata un percorso ad ostacoli.
Sicuramente non si corre il rischio di addormentarsi, visto quanto è accidentato il cammino: partendo dall’Ikea, meta di tantissimi siciliani perché importante attrattore commerciale, fino a giungere nel capoluogo siciliano, su 213 chilometri sono ben 63 quelli contrassegnati da restringimenti a una corsia o cambi di carreggiata, con doppio senso di circolazione, per cui il limite di velocità varia dai 40 agli 80 chilometri orari orari.
Si tratta di 22 tratti, che vanno da poche centinaia di metri a circa 10 chilometri, che costringono il guidatore a continui cambi di passo, tali da necessitare, per l’intera percorrenza dell’autostrada che va da Catania a Palermo, di quasi 3 ore, in una giornata in cui non si è nemmeno incontrato particolare traffico.
Il primo cantiere si presenta già dopo appena 15 chilometri dall’ingresso in autostrada, all’altezza del viadotto Simeto, con un restringimento della carreggiata e doppio senso di circolazione per circa 3 km di lunghezza, e un limite di velocità di 80 km/h. Si prosegue un po’, ed ecco un nuovo cantiere sul viadotto Cuba, a 36 km da Enna: 2 km di restringimento ad una corsa, e limite di velocità a 60 km/h.
Stessa identica situazione poco più avanti, nei pressi dello svincolo di Agira, mentre, in direzione dello svincolo per l’outlet Sicilia Outlet Village-Dittaino, un nuovo restringimento ad una sola carreggiata, con doppio senso di circolazione, lungo 2 km, con limite di velocità a 60 km orari. Passa poco e si giunge al viadotto Milocca: nuovo restringimento ad una carreggiata, a doppio senso di circolazione, per un chilometro. Ancora non siamo arrivati ad Enna: sul viadotto Russi, restringimento ad una corsia, per un km, e limite di velocità a 60 km/h.
Anche lo svincolo di Enna non fa eccezione: sul viadotto Grada restringimento a una carreggiata con doppio senso di circolazione per 2 km e limite di velocità a 60 km/h. Ancora molta strada bisogna fare, e molti altri gli ostacoli in arrivo. Sul viadotto Scaldaferro, e la galleria a seguire, restringimento a una corsia per 2,5 km, e limite di velocità a 60 km/h.
Il prossimo cantiere si incontra sul viadotto Ferrarelle, poi Morello: restringimento ad una carreggiata con doppio senso di circolazione per 6 km. Ma siamo già in territorio di Caltanissetta, e l’arrivo sembra meno lontano. Troppo ottimismo, probabilmente: a 2,5 km da Caltanissetta, nuovo restringimento ad una corsia, con a seguire un cambio di carreggiata con doppio senso di circolazione, limite di velocità a 60 km, per la lunghezza di ben 10 km. Dalla partenza, sono stati percorsi soltanto 93 km.
E si prosegue: allo svincolo Ponte cinque archi nuovo restringimento ad una carreggiata con doppio senso di circolazione, per 2 km; sul viadotto Cannatello, a 5 km da Resuttano, pavimentazione irregolare e restringimento ad una carreggiata con doppio senso di circolazione, e limite di velocità a 40 km/h, con uscita obbligatoria a Resuttano.
In tutto, 10 km, ma finisce il territorio di Caltanissetta, e si arriva finalmente in provincia di Palermo. Sono stati percorsi 118 km in tutto, in “appena” un’ora e 40 minuti.
Si continua: a 1 chilometro da Tremonzelli restringimento a una corsia per un km. Poco dopo arriva la galleria Tremonzelli: restringimento ad una corsia, poi cambio di carreggiata e doppio senso di circolazione, per 3 km, con limite di velocità a 60 km/h poi ridotto a 40 km/h; a 16 km da Buonfornello, altri 4 km prima di restringimento a una corsia, poi cambio di carreggiata e doppio senso di circolazione, per 4 km; ancora, viadotto Cannatino, restringimento ad una corsia e pavimentazione irregolare per un km, limite di velocità a 60 km/h.
Pochi km dopo, di nuovo: a 7 km da Buonfornello, restringimento a una corsia per un km. Si arriva allo svincolo di Cefalù: un chilometro di restringimento a una corsia, limite di velocità a 60 km/h. Ci avviciniamo a Termini Imerese: a 2 km dallo svincolo, nuovo restringimento ad una corsia, per 1,5 km, e limite di velocità a 60 km/h. Altri 2 km di rallentamento a partire dal viadotto Giardinello, e le successive gallerie Cameccia II e I e la galleria Ventimiglia: restringimento ad una corsia e limite di velocità a 80 km/h.
Siamo finalmente a 7 km da Altavilla, ma ci aspettano altri 3 km di restringimento a una corsia e limite di velocità a 60 km/h; a 5 km da Villabate, di nuovo limite di velocità a 60 km/h, per 2 km, a causa della chiusura della corsia di emergenza. L’arrivo a Palermo, dopo 213 km e 2 ore e 55 minuti, sembra quasi un miraggio.
Michele Giuliano