News - Cronaca

“A Belpasso un esempio di malagestione amministrativa e tecnica”

Riceviamo e pubblichiamo l’esperienza di un nostro lettore

Caro direttore,
ho letto con interesse l’articolo da Voi pubblicato in data 8 Aprile a firma della giornalista Paola Giordano “Regione e Comuni, in Sicilia burocrati corrotti più letali del Coronavirus, o si cambia o si muore”. Ed il pensiero mi è andato al mio caso.

Da anni sto cercando di far approvare dal Comune di Belpasso un progetto di Ecovillaggio (facebook “Ecovillaggio Parco Bioedile Ciappe”) che ha avuto un’accelerazione nell’ultimo anno grazie ai pareri favorevoli dell’Utc, del Genio Civile, della Soprintendenza ai Bb.Cc.ed Aa., dalla Asl. Mi manca quello del dipartimento Urbanistica della Regione Sicilia che ha contestato al Comune, sin dal mese di Giugno 2019, errori nella trasmissione dei dati, omissioni e silenzi.

Finalmente con una lettera di diffida la Regione ha intimato al Comune di dare le risposte entro tempi brevi in merito ad alcune scelte sbagliate compiute dall’Ut dal punto di vista urbanistico e che ho dovuto subire da anni con enormi danni organizzativi ed economici.

L’emergenza dovuta al Coronavirus ha sospeso la nomina del Commissario ad Acta che dovrà sostituire l’Amministrazione perché possano essere rimediati gli errori che il Comune non intende correggere.

Sono un ingegnere civile che ormai da più di 40 anni vive e lavora al Nord ed all’estero. Ho voluto portare la mia esperienza maturata nel settore della Bioarchitettura al Nord ed all’estero acquistando dei terreni a Belpasso, dove risiede ancora la mia famiglia, ed elaborando un progetto innovativo ed ecosostenibile alle pendici dell’Etna.

A Belpasso, l’ultimo Piano Regolatore Generale è stato approvato nel 1993 e soprattutto dopo la sua scadenza si è costruito sul territorio in maniera del tutto abusiva deturpando beni ambientali, naturali ed urbanistici lasciati in eredità dalle precedenti generazioni di Belpassesi.

Enzo Victorio Bellia
Bergamo