Ragusa

Modica, ristoro per imprese penalizzate dal Covid

“Esprimo la piena solidarietà verso tutte quelle attività commerciali che sono state fortemente penalizzate dall’ultimo Dpcm. Per loro e per i cittadini stiamo pensando ad alcuni provvedimenti mirati, come è stato fatto nel periodo del lockdown, in modo da poter garantire un minimo ristoro in questa situazione così difficile”.

Si è espresso così il primo cittadino di Modica Ignazio Abbate, all’indomani della pubblicazione del nuovo decreto. Nonostante in città si stessero rispettando regole e provvedimenti in piena sicurezza, infatti, il Dpcm è chiaro. Sono diversi i settori penalizzati, innumerevoli, a Modica, le attività commerciali interessate e, quindi, molteplici le famiglie fortemente danneggiate.

“Mi riferisco a diversi settori che costituiscono una buona fetta dell’economia modicana – ha aggiunto il sindaco Ignazio Abbate -. Penso ad esempio a tutto il comparto sportivo, palestre, piscine private, centri sportivi. A ognuno di loro era stato chiesto di fare grandi sacrifici negli ultimi mesi per restare aperti. Ognuno di loro responsabilmente aveva seguito alla lettera i dettami, aveva comprato attrezzature, presidi sanitari, disinfettanti. Si era ridotto il numero di partecipanti ai corsi, assunti nuovi istruttori, ampliati locali. Insomma grandi investimenti per provare a sopravvivere. Con un colpo di spugna, dopo la presa in giro della scorsa settimana quando veniva data una settimana di tempo per adeguarsi – ha aggiunto il primo cittadino – adesso la chiusura totale. Che per alcuni diventerà probabilmente definitiva. Oggi la loro rabbia è la nostra rabbia, un provvedimento insensato dopo aver chiesto tanti sacrifici economici che vengono mortificati da questa decisione.

L’unica cosa che possiamo fare per loro e per tutte le altre imprese penalizzate è quella di mettere in campo misure ad hoc così come fatto durante il periodo del lockdown per dare un piccolo ristoro da un punto di vista economico”.

Diversi, quindi, i settori penalizzati e ridotti al lastrico. Insieme alle categorie sopra elencate, c’è anche il problema della sospensione del mercato: gli ambulanti sono danneggiati da questi nuovi provvedimenti e anche loro si lamentano giustamente per la mancanza di lavoro e di tutto ciò che comporta. Per quanto riguarda il commercio ambulante, dopo aver sospeso l’attività del mercato settimanale del giovedì, il sindaco Abbate ha in programma, proprio in questi giorni, un incontro con il presidente dell’Ascom di Modica, Emanuele Iemmolo, “in modo da poter riorganizzare il settore in modo da assicurare una più sicura attività sia per gli esercenti che per gli acquirenti”.