Da qualche giorno a Palermo è sorta una ruota, una grande giostra panoramica. Si erge a piazza Politeama, una strana piazza, per anni sembrava avesse il vincolo monumentale, da cui vari sequestri di piccole istallazioni commerciali.
Oggi per l’Aperol, il famoso aperitivo sponsor della ruota, evidentemente il vincolo è sprizzato via. A differenza della Redbull pagherà il suolo pubblico. Anche qui le norme a Palermo sembrano non abbiano applicazione certa, girano come la ruota a seconda di chi si alza la mattina.
In contemporanea alla ruota è esploso un fluorilegio di candidature a sindaco. Non c’è una sola forza politica che non abbia avanzato un valente candidato a parte il Partito liberale di De Luca. Ma attendiamo con ottimismo sia lui che altri.
Il sindaco in carica, in un’intervista ad un noto quotidiano nazionale, si dice certo che Palermo non cambierà visione e modello amministrativo e non andrà mai a destra.
Si dice certo che il PD, partito a cui ha aderito è totalmente allineato con lui e che squadra “vincente” non si cambia. Da destra, dalla parte dei Fratelli d’Italia, rispondono subito che sono fortissimi e che non si può passare da un gesuita all’altro, intendendo il prof. Lagalla.
Quello che è plasticamente evidente da questo inizio di campagna elettorale è che ognun per sé e Aperol per tutti. Le coalizioni sembrano sciolte nello spritz e ciascuno è molto convinto di avere le soluzioni in tasca per risolvere tutti i problemi di Palermo. Perfino il traffico.
Pare che Giusto Catania, anche lui candidato in pecore, voglia montarne un centinaio di queste ruote. Così i palermitani imbottigliati tra traffico, sensi di marcia a la carte, e ZTL volanti, capiscano definitivamente cosa significhi girare in tondo.
E siamo solo ad ottobre. Per maggio prossimo la Ruota della fortuna ci darà un nuovo sindaco.
Chissà se è meglio farlo scegliere ai Palermitani o direttamente all’Aperol.
Giovanni Pizzo