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A Palermo termoscanner e mascherine per l’accesso in Tribunale

Uso delle mascherine obbligatorio e misurazione della temperatura all’ingresso: sono le regole che verranno imposte a tutti coloro che entreranno nel Palazzo di Giustizia di Palermo. Le nuove disposizioni saranno contenute in una circolare che verrà diramata ed entrerà in vigore nei prossimi giorni. Anche gli uffici giudiziari dunque si preparano alla cosiddetta Fase 2.

Ma, almeno fino al 30 giugno, il tribunale funzionerà a scartamento ridotto. Il presidente del tribunale Salvatore Di Vitale la scorsa settimana ha firmato una circolare che proroga la chiusura del palazzo agli utenti che non siano direttamente interessati alle udienze improrogabili. Nel penale fino all’11 maggio, come già indicato, saranno celebrate solo le udienze di convalida degli arresti, i processi con imputati detenuti che ne chiedano la trattazione e i procedimenti in corso davanti al tribunale della Libertà. Processi, comunque, che devono essere celebrati con le videoconferenze: pm e imputati e difensori collegati da remoto e solo i giudici in aula. Dal 12 maggio alla lista dei processi da trattare si aggiungono quelli con imputati a rischio scarcerazione.

Dall’1 giugno al 30 giugno dovrebbe iniziare la fase 3: con i presidenti di sezione chiamati a fissare 3 udienze al giorno con al massimo sette processi a udienza. Sempre nei giorni scorsi, il presidente del tribunale aveva indicato una serie di cautele da osservare: dai guanti, alle mascherine da indossare nelle aule, al divieto di udienze pubbliche. E per gli avvocati attese fuori dalla aule fino alla chiamata della causa che li interessa. Maglie strette anche per i giudici civili che solo dal 12 maggio potranno trattare, preferibilmente da remoto, separazioni, trattamenti sanitari obbligatori, cause relative alla nomina degli amministratori di sostegno e interdizioni.