Tutto “normale” ad Acate per la lotteria organizzata per la Festa di San Vincenzo. Se non fosse che uno dei premi in palio, anzi il primo premio è un cavallo. Per i meno fortunati, al secondo si vince un monopattino. Non è di certo una novità che nel paese del ragusano, anzi è tradizione che in occasione della lotteria per la festa religiosa, sia stato messo in palio come primo premio della lotteria un prezioso quadrupede. Se non fosse per un gravissimo episodio di violenza contro gli animali avvenuto proprio nel ragusano.
E’ trascorso quasi un mese da quando, si è diffusa la notizia di un pony trascinato da un auto e abbandonato agonizzante sul ciglio della strada. A fare la tristissima scoperta sono stati, alcuni lavoratori alle dipendenze di un’azienda della zona, che hanno allertato i responsabili dell’Oipa e i carabinieri. L’animale innocente, una femmina di dieci anni, è stato subito soccorso dai veterinari dell’Asp, ma non essendoci nulla da fare è stato soppresso. I responsabili sono stati individuati e L’Oipa si costituisce parte civile.
L’OIPA ha inviato al sindaco di Acate, Giovanni Di Natale, una lettera con la richiesta di tornare su una decisione non etica che mette alla stregua di un mero oggetto un essere senziente.
“È un retaggio antico, ormai obsoleto, quello di mettere in palio un animale in una fiera”, commenta il presidente dell’OIPA, Massimo Comparotto.
“Chiediamo formalmente al sindaco di Acate di salvare la dignità del povero cavallo messo in palio e di non farne un premio da lotteria, anche per garantirne il suo benessere futuro. Siamo certi che il sindaco Di Natale possa dare questo segno di civiltà ai suoi cittadini e all’Italia intera, che ha seguito con sgomento la vicenda del pony trascinato a morte proprio ad Acate”.