Momenti di violenza e paura in centro a Catania, dove un 43enne di origine senegalese è stato denunciato per il reato di lesioni personali aggravate dall’uso di armi per aver accoltellato un suo connazionale (ferito gravemente, ma fortunatamente fuori pericolo).
Ecco cosa hanno scoperto i carabinieri della compagnia di Piazza Dante e i colleghi del Nucleo Radiomobile sulla vicenda.
La scorsa sera, i carabinieri del Nucleo Radiomobile sono stati allertati dalla Centrale Operativa, poiché numerose segnalazioni da alcuni passanti hanno segnalato la presenza di un uomo ferito in via Pistone.
Gli equipaggi, già impegnati nel pattugliamento dell’area, sono quindi giunti immediatamente sul posto, accertando effettivamente la presenza di un cittadino senegalese riverso al suolo, che riportava numerose ferite da taglio all’addome e alla spalla.
I carabinieri si sono pertanto attivati per soccorrere la vittima dell’accoltellamento, facendo intervenire un’ambulanza del 118 per traferire l’uomo al Pronto Soccorso, e poi per individuare il responsabile del reato.
Secondo una prima ricostruzione, fatta attraverso dei testimoni presenti in loco, si è appreso che l’aggressore aveva avuto un alterco con la sua vittima, al culmine del quale lo aveva colpito all’addome con un grosso coltello, per poi dileguarsi nei vicoletti di San Berillo. I testimoni avrebbero riferito importanti particolari sull’abbigliamento del presunto colpevole: indossava una maglia di colore verde con un’evidente scritta di colore nero “California”.
A seguito delle informazioni acquisite sulla scena del crimine e alla visualizzazione delle telecamere presenti sul posto e lungo il percorso di fuga dell’aggressore, grazie alla profonda conoscenza dei soggetti residenti nel quartiere, i carabinieri sono quindi riusciti, nel giro di poche ore, a individuare l’autore dell’accoltellamento, localizzandolo all’interno della sua abitazione nei pressi di piazza Federico di Svevia.
Quando i militari lo hanno raggiunto, il 43enne ha in un primo momento negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda; tuttavia, durante la perquisizione dell’abitazione, è stata recuperata all’interno di un armadio della camera da letto, ben nascosta tra alcuni vestiti, la maglietta che il reo indossava al momento dell’aggressione.
A tal punto i carabinieri hanno esteso i controlli anche all’intera area circostante l’appartamento, trovando l’arma del delitto in una busta di plastica nera, nei pressi di un cassonetto dei rifiuti: un coltello avente lama della lunghezza di oltre 20 centimetri. A tal punto, essendo ormai chiaro e consolidato il quadro investigativo ricostruito, i carabinieri hanno sequestrato sia la maglietta, che l’arma del delitto, al fine di sottoporle agli accertamenti tecnici da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche, mentre l’aggressore è stato accompagnato in caserma per le incombenze inerenti alla denuncia nei suoi confronti, trasmessa all’autorità giudiziaria.