Fatti

Acireale, Vescovo Raspanti: “Non chiniamo il capo dinanzi omertà mafiosa”

San Sebastiano ha compiuto un atto straordinario di coraggio ispirando giovani, uomini e donne, che con perseveranza hanno preso posizione contro l’ingiustizia. Noi siciliani non siamo dei vinti, non siamo sottomessi e non chiniamo il capo dinanzi all’omertà mafiosa. Il coraggio non è temerarietà ma è sognare e fuggire da un mondo intriso di derive e colonizzazioni ideologiche. La nostra civiltà occidentale ha voluto vivere prescindendo quasi del tutto da Dio, sfidando il messaggio evangelico portatore di etica e valori”. Lo ha detto il vescovo di Acireale e presidente della Cesi monsignor Antonino Raspanti durante il solenne pontificale che ha presieduto prima del giro penitenziale dell’antico e prezioso simulacro di San Sebastiano, compatrono della cittadina.

“Invitati a seguire nostra coscienza”

“Siamo invitati a seguire la nostra coscienza – ha aggiunto – prendendo distanza dalla violenza globale, risultato di guerre, ma anche dalle violenze cittadine e domestiche, uomo contro donna, giovani contro giovani. Seguiamo gli esempi del santo compatrono e dei santi martiri siciliani e non quelli di finti eroi corrotti, violentatori e affamati di soldi e gloria”.