Palermo

Acqua razionata a Palermo, rubinetti chiusi in ventuno distretti

PALERMO – Sono ventuno i distretti coinvolti da ieri mattina nel Piano di razionamento dell’acqua concordato con la cabina di regia istituita dalla presidenza della Regione siciliana per contrastare la grave emergenza idrica. Dal piano sono esclusi quei distretti in cui ricadono obiettivi sensibili, come la Prefettura, ospedali, cimiteri e carceri. Nessuna volontà, hanno precisato da Amap, di escludere il centro della città a svantaggio delle periferie: semplicemente, è stato spiegato, il razionamento coinvolge quei distretti che possono essere isolati senza colpire strutture che non possono rimanere senz’acqua.

Il calendario dei razionamenti dell’acqua

Dal lunedì al giovedì, dalle 8 alle 20, secondo un calendario programmato che è consultabile sul sito dell’Amap, in alcune zone della città sarà sospesa la distribuzione dell’acqua. Nella speranza che questo possa bastare e che gli invasi tornino riempirsi. La situazione, a Palermo come in tutta la Sicilia, è decisamente grave. Il sistema di approvvigionamento idrico metropolitano e del capoluogo dipende in buona misura dalle acque prelevate dagli invasi per i quali a metà settembre si è registrata una riduzione di capienza superiore al 65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un volume utile disponibile pari a circa 22 milioni di metri cubi.

Salvo Cocina: “Adesso non ci sono alternative”

A luglio, il capo della Protezione civile e coordinatore della cabina di regia della Regione, Salvo Cocina, aveva bloccato l’ipotesi di un piano di razionamento, ma adesso non ci sono alternative. Il razionamento – insieme ad altre misure strutturali come l’acquisizione di nuovi pozzi e l’attuazione di interventi per la riduzione delle perdite – dovrebbe spostare in avanti, almeno oltre la fine dell’anno, l’esaurimento delle risorse idriche accumulate. Sperando poi anche nelle piogge.

La situazione e gli eventuali disagi alla popolazione saranno costantemente monitorati e ogni 15 giorni riferiti alla cabina di regia per eventuali modifiche. Intanto l’invito alla cittadinanza è sempre lo stesso: un uso consapevole dell’acqua, evitare gli sprechi e limitarne “fortemente” l’utilizzo non riconducibile a necessità idropotabili e igienico-sanitarie.

“Seguiremo questa fase sperimentale di alternanza quotidiana della fornitura dell’acqua – ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla. “I cittadini – ha aggiunto – sono stati preventivamente avvertiti dalla stessa Rap, è una decisione a carico della cabina regionale di coordinamento dell’emergenza idrica: vedremo se tale soluzione sarà sostenibile dalla città oppure no. Amap e Comune continuano a lavorare sia per attingere a nuovi pozzi sia per la bonifica delle acque del fiume Oreto”.

Stop al prelievo delle acque dall’invaso Rosamarina

Intanto, è stato disposto da ieri mattina lo stop al prelievo delle acque dall’invaso Rosamarina, attualmente pari a circa 340 litri al secondo. Il Dipartimento Acqua e rifiuti della Regione siciliana ha comunicato la necessità di riparare un guasto nel sistema di adduzione delle acque grezze dall’invaso e Amap si è resa disponibile a effettuare la riparazione utilizzando un’impresa esterna già contrattualizzata. Le operazioni di svuotamento della condotta, riparazione e riempimento della stessa, salvo imprevisti, dovrebbero durare circa 3-4 giorni.

“Tenuto conto dell’attuale grave scenario di emergenza idrica – ha sottolineato Amap – tale mancato apporto sarà solo in parte compensato con il prelievo straordinario dall’invaso Scanzano, attualmente utilizzato come riserva strategica di emergenza. I minori apporti al sistema idropotabile metropolitano saranno in parte bilanciati dall’attuazione del preannunciato piano di razionamento, e in parte attraverso la limitazione delle portate consegnate ai Comuni della fascia costiera orientale che attualmente beneficiano delle acque del Rosamarina”. I disservizi nell’erogazione idrica potranno quindi verificarsi da oggi, martedì 8 ottobre, a giovedì 10 ottobre, nei Comuni di Bagheria, Santa Flavia, Ficarazzi e Villabate.