Sono stati in molti, tra gli abitanti di Pachino e Portopalo che per l’intera giornata di domenica scorsa hanno segnalato a più riprese il passaggio anche a bassa quota di diversi aerei militari. Un evento che ha gustato il tranquillo fine settimana dei cittadini del sud-est siciliano, in provincia di Siracusa. Questo per le recenti notizie internazionali in cui si è parlato di possibili “venti di guerra” tra la Russia e l’Ucraina.
Secondo quanto riferito da diverse fonti giornalistiche l’evento di domenica scorsa è il risultato di una esercitazione aeronavale congiunta delle Marine militari di Italia e Francia. Non è la prima nel suo genere e sarebbe stata organizzata da tempo.
Ma si tratta solo di coincidenze? Le esercitazioni arrivano in un momento di tensioni geopolitiche tra Est e Occidente, con un Mediterraneo affollato di navi.
Da giorni ormai al largo della Sicilia ci sono navi russe provenienti dall’Atlantico e dirette forse nel Mar Nero, verso l’Ucraina. Sono sei navi da sbarco, cinque della classe Ropucha e una della nuova classe Ivan Gren. Le unità Ropucha (Olenegorsky Gorniak, Kaliningrad, Minsk, Georgi Pobedonosets e Kondopoga) sono vecchie, ma rimodernate.
Le sei navi russe sono partite a metà gennaio dal Mare del Nord, dai porti di Severomorsk (Flotta del Nord) e da Baltijsk (Flotta del Baltico). Sono progettate per trasportare e far sbarcare circa 60 carri armati e oltre 1.500 soldati. La flotta ha varcato Gibilterra e domenica ha cominciato ad attraversare il canale di Sicilia. Il timore è che si stiano dirigendo verso la Crimea, al confine con l’Ucraina. Negli ultimi giorni Mosca ha avviato esercitazioni di tutte le sue flotte a livello globale, in coincidenza con l’aumento delle tensioni con l’Occidente per la crisi ucraina.