L’ambasciata americana a Kabul aveva avvertito della possibile caduta della capitale afgana in mano ai talebani già lo scorso 13 luglio con un memo confidenziale inviato da decine di diplomatici al segretario di Stato Usa Antony Blinken, scrive il Wall Street Journal.
Nel documento i diplomatici spiegavano all’amministrazione Biden che i talebani stavano conquistando rapidamente terreno e la capitale era vulnerabile.
Inoltre nel memo si chiedeva al governo di usare un linguaggio più duro per condannare le violenze dei talebani.
Secondo il WSJ ben 23 membri dello staff dell’ambasciata hanno firmato il cablo.
E’ atteso l’annuncio dei talebani sulla forma di governo scelta per l’Afghanistan, ma uno dei leader del movimento Wahidullah Hashemi ha spiegato a Tolonews quali potrebbero essere gli elementi di questa struttura: è previsto un Consiglio sotto l’autorità del mullah Hibatullah Akhundzada, il leader talebano.
“Non ci sono stati ancora confronti su come sarà, forse creeremo un consiglio”, ha detto Hashemi. Il mullah Akhundzada ha guidato i talebani dal maggio 2016 e si occupa degli affari politici, militari e religiosi.
Una figura che potrebbe cercare un ruolo di leadership è quella del mullah Abdul Ghani Baradar, cofondatore dei talebani nel 1994 e che ha partecipato ai negoziati di Doha con gli Stati uniti.
I ministri degli Esteri del G7 hanno evidenziato “l’urgente necessità della cessazione della violenza” in Afghanistan e che vengano “rispettati i diritti umani inclusi quelli di donne, bambini e minoranze”. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del vertice straordinario dedicato alla crisi in Afghanistan.
I ministri chiedono inoltre che i Talebani garantiscano un corridoio sicuro per i cittadini stranieri e afghani che vogliono lasciare l’Afghanistan.
Nella dichiarazione si sottolinea l’importanza che i Talebani “mantengano i loro impegni per garantire la protezione dei civili” e si esprime “profonda preoccupazione per le notizie di violente rappresaglie in alcune parti dell’Afghanistan”.
“Il G7 – si legge – sta facendo tutto il possibile per evacuare le persone vulnerabili dall’aeroporto di Kabul e invita tutte le parti a continuare a facilitarlo”.