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Afroamericano ucciso da polizia a Memphis: esplode protesta

Disordini e proteste in molte città degli Stati Uniti dopo la diffusione del video del pestaggio di Tyre Nichols, il giovane afroamericano morto all’inizio di gennaio dopo essere stato picchiato al momento dell’arresto da 5 agenti della polizia di Memphis.

Nella città del Tennessee numerosi manifestanti hanno bloccato entrambe le corsie del ponte I-55, un’importante autostrada che attraversa il fiume Mississippi e porta verso l’Arkansas. “Smetteranno di uccidere persone nella nostra città”, hanno urlato nei megafoni i manifestanti, nessuno dei quali è stato arrestato dalle forze dell’ordine. ”Smetteranno di uccidere i nostri fratelli e sorelle in questa città. Quando verranno, resteremo fermi, canteremo ancora il nome di Tire Nichols. Resisteremo al dipartimento di polizia responsabile”, ha dichiarato un manifestante.

Il video di quattro minuti diffuso nelle scorse ore mostra Nichols in difficoltà dopo essere stato fermato dagli agenti, tanto che ha telefonato alla madre più volte. ”Voglio solo tornare a casa. Dannazione, non ho fatto niente”, dice il 29enne agli agenti che, come riporta il filmato, lo colpiscono con calci e pugni. Lui morirà per un’emorragia interna tre giorni dopo in ospedale. Il filmato mostra anche come l’uomo non abbia reagito ai poliziotti, ma abbia solo cercato di scappare, salvo poi essere inseguito e preso dagli agenti.