PALERMO – Anche la terza finestra per l’accreditamento di soggetti pubblici e privati autorizzati a fornire servizi per l’impiego è stata conclusa.
L’elenco è stato pubblicato: si tratta di 213 enti che potranno occuparsi di fare incontrare domanda e offerta del mondo del lavoro.
Il decreto del dirigente generale dell’assessorato regionale al lavoro, il numero 52299, prende spunto dall’elenco approvato a seguito della prima e seconda finestra temporale del nuovo sistema di accreditamento, che prevede la possibilità di presentare nuove istanze con cadenza trimestrale dalla data di chiusura della finestra precedente.
La terza finestra temporale è stata riaperta il 30 novembre scorso fino al 10 dicembre, e in questa occasione sono state presentate 13 nuove istanze, che hanno riguardato sia i nuovi ingressi che l’apertura di nuove sedi operative per enti che risultano già accreditati precedentemente.
Le istanze sono state valutate da una commissione composta per l’occasione, sia dal punto di vista della ricevibilità e ammissibilità sia per la verifica dei requisiti. A seguito della valutazione, sono state quindi richieste le necessarie integrazioni, giunte a destinazione tranne che per le richieste presentate da “Università degli studi di Catania”, “Unimpiego Confindustria”e “soc. coop. Isvil”, che sono state quindi ammesse nell’elenco con riserva, tenendo per buona la giustificazione legata al perdurare dell’emergenza sanitaria, che rallenta l’ottenimento dei certificati Iso.
Gli enti pubblici e privati compresi nell’elenco sono quindi autorizzati ad erogare i servizi per il lavoro per i quali hanno chiesto l’accreditamento, adottando tutte le prescrizioni ed eseguendo gli obblighi prescritti nel nuovo sistema di accreditamento per il lavoro in Sicilia.
L’elenco ha via via visto aumentare i propri numeri: al chiudersi della prima finestra il numero si fermava a 188 sportelli in tutto, gestiti da 150 enti, che hanno potuto accedere all’elenco dopo la riforma dei termini e delle modalità per l’accreditamento presso la regione siciliana.
Lo scorso anno l’avviso aveva subito diversi cambiamenti, a seguito delle polemiche sorte per il famigerato punto 3 dell’articolo 7, legato all’imposizione di assumere almeno un ex sportellista per quegli enti che aspiravano a essere iscritti negli elenchi dei Centri per l’impiego. L’obbligo si è poi trasformato in un “impegno” ad utilizzare dove possibile questi lavoratori, e di dotarsi, più in generale, di figure professionali con almeno 5 anni di comprovata esperienza in materia di politiche attive o, in alternativa, si deve possedere un’esperienza nei servizi per il lavoro di almeno due anni. Ancora, almeno un operatore deve essere dipendente con contratto di lavoro subordinato nel rispetto della contrattazione collettiva nazionale e non può essere impegnato in più di due sedi.
Per il resto, dal punto di vista operativo non è cambiato praticamente nulla: i servizi per il lavoro che possono essere forniti dalle agenzie accreditati si muovono in diverse direzioni nell’ottica di una ricerca del lavoro mirata ed efficace: orientamento specialistico, accompagnamento al lavoro, avviamento alla formazione necessaria per aggiornare la propria posizione nel mondo del lavoro, promozione di tirocini extracurriculari, informazione su incentivi all’occupazione che possano essere utilizzati per avviare una nuova attività, promozione di prestazioni socialmente utili, supporto all’autoimpiego e attività di incontro domanda/offerta di lavoro (cosiddetto matching).