Le detrazioni fiscali per il lavoro autonomo non subiscono particolari modifiche nel 2024. La riforma IRPEF, che ha ridotto da quattro a tre le aliquote e conseguentemente i relativi scaglioni di reddito per il calcolo, non ha modificato le regole in materia di agevolazioni sui redditi degli autonomi. La normativa di riferimento è quindi contenuta nell’articolo 13 del TUIR, il Testo unico delle imposte sui redditi, che stabilisce il diritto ad una detrazione pari a 1.265 euro in favore dei titolari di redditi da lavoro autonomo fino a 5.500 euro. Per i redditi di importo superiore si applicano invece specifiche regole di calcolo.
L’ultimo intervento in materia di detrazioni fiscali sui redditi da lavoro autonomo è quello previsto dalla Legge di Bilancio 2022, con la quale sono stati rivisti i limiti reddituali e gli importi riconosciuti. Le regole di riferimento sono quindi contenute al comma 5 dell’articolo 13 del Testo unico n. 917/1986. La detrazione IRPEF sui redditi dai lavoratori autonomi, quali professionisti, titolari di impresa individuale e titolari di partita IVA, che svolgono attività lavorativa sia di carattere continuativo che collegato a prestazioni occasionali è pari a 1.265 euro fino a 5.500 euro di reddito. Superata tale soglia, l’importo spettante diminuisce e bisognerà tener presenti le istruzioni specifiche di calcolo previste per il proprio scaglione di reddito.
Questi i valori delle detrazioni 2024 per i lavoratori autonomi
In aggiunta, è prevista una ulteriore detrazione di 50 euro per i lavoratori autonomi con redditi annui compresi tra 11.000 e 17.000 euro.
La riforma IRPEF in vigore dal 1° gennaio 2024 non ha quindi modificato le regole in materia di detrazioni per i lavoratori autonomi. Resta pari a 5.500 la soglia della no tax area, ossia il limite di reddito entro il quale l’IRPEF è integralmente assorbita dalle detrazioni riconosciute. La riforma delle imposte sui redditi ha introdotto la no tax area unica per dipendenti e pensionati, fissata quindi per ambedue le categorie di contribuenti a 8.500 euro (fino al 2023 per i dipendenti era fissata a 8.145 euro). Interessa invece la generalità dei contribuenti la revisione di aliquote e scaglioni IRPEF 2024: sale a 28.000 euro il limite di reddito sul quale applicare l’imposta del 23 per cento, mentre restano inalterate le ulteriori due fasce reddituali. Dall’accorpamento delle prime due aliquote deriverà un risparmio fino ad un massimo di 22 euro al mese, che lascerà tuttavia fuori i titolari di redditi fino a 15.000 euro, già tassati anche lo scorso anno con l’aliquota del 23 per cento.
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