Momenti di forte tensione quelli vissuti ieri, mercoledì 1° novembre, al termine del match Fenice Amaranto-Trapani di Serie D.
Diversi ultras della formazione siciliana hanno infatti devastato il pullman dell’Atam, la società municipalizzata che li stava trasportando dallo stadio “Oreste Granillo” alla stazione centrale di Reggio Calabria. Nell’occasione, i facinorosi avrebbero aggredito a colpi di spranga anche l’autista del mezzo, il quale avrebbe riportato delle ferite al volto e sarebbe stato costretto a ricevere cure mediche in ospedale.
Immediata la condanna dei fatti del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il quale ha condannato duramente il gesto attraverso un post pubblicato sui social. Il primo cittadino calabrese ha parlato di “violenza inaccettabile”, pretendendo le scuse da parte del Trapani e il risarcimento dei danni per mano dello stesso club siciliano.
Piccata la replica della società granata, attraverso un comunicato stampa. Il club retto dal presidente Valerio Antonini ha sì espresso “profondo dispiacere e delusione” per quanto accaduto al termine della gara, ma si è scagliata contro il “focoso sindaco di Reggio Calabria” che si sarebbe “sostituito alle forze dell’ordine, pur non essendo presente durante i fatti”.
Il Trapani, a tal proposito, ha sottolineato di volere “aspettare che sia fatta luce e chiarezza su quanto realmente avvenuto per poter poi prendere una posizione che sia frutto di informazioni precise e non di una ricostruzione di qualcuno che magari cerca qualche voto in più per le prossime elezioni”.