Sanità

Aggressioni a medici e operatori sanitari, Fnomceo “Rafforzare le leggi vigenti”

ROMA – “Oggi è una giornata importante, anche se celebrata in un contesto reso ancor più triste dal diffondersi del Covid-19: è la prima Giornata europea di sensibilizzazione contro la violenza nei confronti dei medici e degli altri operatori sanitari”, lo ha ricordato il presidente della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. La Giornata (che si è celebrata ieri) è stata istituita dal Ceom, il Consiglio degli Ordini dei medici europei.

“Quello delle aggressioni medici e infermieri è un fenomeno in crescita, che non riguarda solo l’Italia ma che si estende anche agli altri Paesi europei, con picchi, ad esempio, in Spagna e in Belgio”, spiega Nicolino D’Autilia, responsabile Settore Estero Fnomceo, che del Ceom è past president e attuale vicepresidente.

La violenza ai tempi del Covid-19, ricorda Fnomceo, assume nuove forme: è notizia di ieri quella degli sputi rivolti agli operatori da un uomo che, a Napoli, era in fila per effettuare il tampone. Violenza contro la quale la Fnomceo ha lanciato la campagna “E poi la vita, chi te la salva?”: una serie di tre spot, protagonisti una donna, un uomo, un ragazzo salvati grazie all’intervento dei medici. Il Ceom ha proposto un Manifesto, sottoscritto anche dalle altre organizzazioni europee di medici, che contiene una ‘call to action’ rivolta ai Governi e agli stakeholders, con l’obiettivo di proteggere i professionisti sanitari nell’esercizio delle loro funzioni.

“Chiediamo in via prioritaria di rafforzare le leggi vigenti – conclude D’Autilia -. Inoltre, proponiamo un meccanismo di monitoraggio esteso a tutta l’Europa, l’implementazione dei programmi di prevenzione e di assistenza alle vittime. Chiediamo azioni forti per assicurare l’accesso a cure di qualità a tutti i pazienti, proteggendo la sicurezza e la libertà del personale medico e sanitario”.