Agricoltura

Agricoltura, la Regione mette in palio oltre 300 lotti per il pascolo degli animali

PALERMO – Oltre 300 lotti di terreno per pascolo inutilizzato in palio nel bando emesso dalla Regione, a disposizione degli imprenditori, delle società e delle cooperative agricole, in possesso del carico minimo di bestiame per il lotto richiesto. Avranno precedenza i giovani imprenditori agricoli, come definiti dall’articolo 2135 del codice civile, di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti iscritti alla Camera di Commercio, che riceveranno in assegnazione i terreni richiesti al canone base.

Chi non può accedere al bando

Non possono accedere al bando, invece, coloro i quali si trovino in situazione di morosità, anche parziale, per terreni di proprietà dell’amministrazione regionale, già affidati in concessione annuale o poliennale. Ancora, sono esclusi coloro per i quali l’amministrazione abbia iniziato procedimenti di recupero crediti, a cui sia stata revocata la concessione per mancata immissione degli animali al pascolo, che non abbiano fornito i chiarimenti richiesti nell’attività di vigilanza svolta dall’amministrazione regionale o che abbiano riportato condanne per reati che incidono sui requisiti di moralità professionale richiesti dall’amministrazione.

Così sono suddivisi i 300 lotti per il pascolo per provincia

Per la provincia di Agrigento sono disponibili 15 lotti, con un canone che va da 700 euro a 6 mila euro; a Caltanissetta i lotti sono 31, con un canone che va da 1.300 a 13 mila euro; a Catania si sale a 79 lotti, che costeranno tra i mille e i 38 mila euro. In provincia di Enna saranno banditi 10 lotti, da 600 a 3.700 euro; a Messina i lotti sono 110, da 200 a 23 mila euro; a Palermo si scende a 94, da 150 a 11 mila euro. In ultimo, a Ragusa i lotti sono 7, il cui canone va dai 1.100 a 3.700 euro; in provincia di Siracusa, invece, i lotti sono 9, dal costo che varia dai 600 ai 9 mila euro.

La concessione potrà avere durata di un solo anno, per l’intero 2024, o di un quinquennio, nel caso di istanza collegata ad impegni agro-ambientali già assunti nell’ambito delle misure di conversione e mantenimento dell’agricoltura biologica. Al termine della concessione non è prevista la possibilità di un tacito rinnovo.

In totale saranno messi a disposizione 355 lotti su otto province. Nel caso in cui il concessionario dimostri all’amministrazione di dover adempiere ad impegni agro-ambientali poliennali è ammessa la proroga di validità per un massimo di 12 mesi. Il concessionario dovrà costituire una cauzione mediante polizza fideiussoria, pari all’importo del canone dovuto per una annualità. L’immissione e tutte le movimentazioni degli animali da e verso un pascolo dovranno essere sempre registrate: il concessionario è obbligato a comunicare le date di immissione e di movimentazione del proprio bestiame da e verso il lotto concesso all’Ispettorato ripartimentale delle foreste territorialmente competente.

Se il lotto non viene utilizzato a pascolo scatta la revoca

Nel caso in cui venisse riscontrata la mancata utilizzazione a pascolo del lotto concesso, o la mancata comunicazione dell’immissione o della movimentazione al pascolo, l’amministrazione avvierà il procedimento d’Ufficio per la revoca della concessione. Il pascolamento potrà essere effettuato solo da animali di proprietà del concessionario che non può concedere a terzi, a nessun titolo, l’utilizzazione del pascolo, pena, anche in questo caso, la revoca della concessione.

Gli interessati dovranno presentare istanza, allegando tutta la documentazione necessaria, insieme all’offerta economica ritenuta congrua per il bene in concessione.