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Agrigento, magistrato Carlisi: “Rammarico per frase infelice su polizia penitenziaria”

Premesso che il ”senso dei discorsi deve essere interpretato all’interno del contesto in cui si collocano e non estrapolandoli al di fuori di esso” e che ”da sempre grande è la stima per gli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria”, la ”frase contestata di cui riconosco l’infelice e inopportuna espressione è stata tuttavia preceduta da un chiaro ed inequivoco richiamo ai valori del dovere e della disciplina. Detta frase è stata dallo scrivente riferita non ad un giudizio generalizzato che sarebbe inammissibile oltre che ingiusto nei confronti di servitori dello Stato ma a fatti specifici svoltisi in Santa Maria Capua Vetere che, ove giudizialmente accertati nei termini in cui emergono dalle immagini divulgate, mostrano quella contrapposizione conflittuale con cui lo Stato svanisce nella sua fondamentale e costituzionalmente irrinunciabile funzione di terzietà e di composizione di conflitti”. Lo scrive il magistrato di sorveglianza di Agrigento, Walter Carlisi, in una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al capo del Dap dopo le polemiche per alcune sue parole pronunciate nel corso del dibattito dal titolo ‘Carcere. Non solo privazione della libertà’.

”Cionondimeno, ove le espressioni utilizzate possano avere offeso, aldilà delle intenzioni dello scrivente, legittimi sentimenti mi sento di esprimere il profondo rammarico per averle utilizzate, nella piena disponibilità ad ogni ulteriore chiarimento che tragga da questa spiacevole vicenda nuovo slancio per il miglior servizio delle istituzioni dello Stato tutti siamo tenuti ciascuno nello svolgimento delle proprie funzioni”.