I vertici provinciali di Agrigento di CNA, Sicindustria, Confesercenti, Confagricoltura, CIA, Confocooperative, Legacoop, Cittadinanza Attiva, Adiconsum, Unione Nazionale Consumatori, Confcommercio e Abba, in un sit-in di sensibilizzazione, che si è svolto nei pressi della Prefettura, hanno manifestato il disagio, la sofferenza e la disperazione che sta attraversando il tessuto socio economico agrigentino a seguito dell’eccessivo aumento dei costi energetici e il caro bollette.
“Le aziende chiudono e le famiglie non ce la fanno a pagare. Le bollette sono salatissime e, se non si interviene in tempo, tutto questo si trasformerà in una bomba sociale”, ha dichiarato Claudio Spoto, segretario provinciale Cna, mostrando alcune bollette.
Non solo protesta, ma anche proposte. I delegati delle associazioni hanno presentato al Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, un documento contenente alcune importanti rivendicazioni.
“Servono misure urgenti e concrete come quelle messe in campo per fronteggiare l’emergenza Covid per non portare al collasso l’intero sistema sociale ed economico della Sicilia e del Paese. Noi chiediamo per le famiglie la sospensione e la rateizzazione del pagamento delle bollette, e per le imprese la costituzione di un fondo di garanzia statale e/o regionale finalizzato alla sospensione e rateazione delle forniture di energia elettrica”, dichiara il presidente provinciale Cna, Francesco Di Natale.
“Si tratta di una crisi senza precedenti. Bisogna introdurre ulteriori sistemi di riduzione del costo energetico per le famiglie, in particolar modo quelle più svantaggiate”.