Cronaca

Aidone, donna trovata morta in casa, la figlia confessa omicidio

Sarebbe stata la figlia, Maria Gozza, 47 anni, ad uccidere la notte scorsa Vittoria Malaponti, 69 anni, cercando d’inscenare un suicidio. L’indagata avrebbe confessato.

All’origine dell’omicidio ci sarebbero forti dissidi tra madre e figlia per un imminente ricovero in una casa di riposo della vittima.

A chiamare il 112, alle prime luci dell’alba, sarebbe stata proprio la figlia. Appena arrivati nella casa di Malaponti, che conviveva con la figlia, nel quartiere San Giacomo ad Aidone (Enna) i carabinieri hanno trovato la donna riversa in una pozza di sangue, nel bagno dell’abitazione.

Dopo l’intervento del Nucleo Investigativo di Enna e della Compagnia di Piazza Armerina per effettuare i rilievi tecnici era apparso chiaro che non si trattava di suicidio. La donna dopo la confessione è stata arrestata. La Procura di Enna ha disposto l’autopsia sul cadavere.

Questa mattina il ritrovamento della donna in una pozza di sangue, si era pensato ad un suicidio

Stamani un familiare avrebbe telefonato ai Carabinieri dicendo che la congiunta si sarebbe suicidata.

I militari giunti nell’abitazione hanno trovato il cadavere in una pozza di sangue con la testa fracassata e lì vicino un batticarne e un coltello.

Il medico legale, da un primo esame, avrebbe escluso il suicidio.

Al lavoro sul caso ci sono i Carabinieri della stazione di Aidone, della compagnia di piazza Armerina e del Reparto operativo del comando provinciale di Enna.

I Carabinieri, coordinati dal procuratore di Enna Massimo Palmeri e dal sostituto Domenico Cattano, stanno ascoltando in queste ore parenti e vicini di casa della vittima che sarebbe stata colpita in più parti del corpo. In casa anche gli esperti della Sezione investigazioni scientifiche per isolare ogni traccia utile alle indagini.

Secondo alcune informazioni raccolte dalla nostra testata, sembra che la donna vivesse con la figlia, M. G., e che questa non fosse in buoni rapporti con gli altri fratelli e sorelle.