AIDONE (EN) – Un evento significativo per tutta la comunità, che si è finalmente riappropriata di uno spazio di aggregazione e cooperazione, rinominato Innovation Hub Beteya.
“Una parola – ha spiegato il sindaco di Aidone, Nuccio Chiarenza – che in dialetto africano vuol dire ‘bello e buono’ e che fino a pochi giorni fa abbinavamo a un marchio di abbigliamento legato a uno dei tanti progetti di accoglienza dell’associazione Don Bosco 2000, da anni attiva nel nostro territorio nell’ambito dell’accoglienza dei migranti”.
Oggi Beteya è anche il nome di un Centro polifunzionale nel quartiere San Giacomo, un luogo di lavoro, di coprogettazione, di discussione e di aggregazione culturale e sociale ma anche, almeno nelle intenzioni di chi ha promosso l’iniziativa, un luogo di accoglienza e promozione turistica.
“È uno spazio – ha aggiunto Chiarenza – di tutti e per tutti. Lo abbiamo spiegato bene incontrando la gente del quartiere in prima istanza, poi le associazioni attive sul territorio. Lo abbiamo ribadito durante l’inaugurazione, a cui ha presenziato anche l’onorevole Pippo Compagnone, che ringraziamo per la vicinanza. Questo posto, rigenerato grazie all’impegno della società cooperativa Das, torna a essere nuovo, quindi bello come quando fu inaugurato per la prima volta tanti anni fa, ma questa volta diventa anche buono nel segno dell’accoglienza e della multicultura”.
“D’ora in poi – ha aggiunto il primo cittadino – accogliendo gli uffici del progetto Sprar-Siproimi, sarà sempre aperto e pronto a ospitare attività e iniziative per la crescita della città. Cogliamo l’occasione per ringraziare le attività produttive aidonesi che hanno messo a disposizione i loro prodotti per l’inaugurazione”.