Economia

Emergenza Sicilia, chi rischia di più? Le richieste d’aiuto di commercianti e operatori del turismo

L’onda lunga delle ondate di calore e degli incendi che hanno colpito la Sicilia all’inizio della settimana rischia di avere una ricaduta anche maggiore rispetto alla prima stima di 260 milioni di euro (200 in agricoltura e 60 come conseguenze degli incendi). A rischiare di più sono i commercianti (per via dei continui black out che hanno colpito specie la parte orientale dell’Isola) e il settore del turismo alla conta dei danni nelle strutture ma nel frattempo già colpito dalle disdette. Ma anche alcune categorie di professionisti, come i commercialisti, lamentano disagi nella conduzione degli studi professionali.

I primi aiuti

In attesa della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo nazionale i primi aiuti promessi sono i dieci milioni di euro stanziati dal ministro del turismo, Daniela Santanché e la disponibilità ad intervenire del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per i monumenti dell’Isola qualora questa ne faccia richiesta (la competenza sul settore è, infatti, regionale).

Turismo e disdette

Gli operatori del turismo lamentano già l’arrivo delle prime disdette. “Non ci sarebbe un clima di sicurezza” secondo Assoturismo Confesercenti Sicilia che parla di un 40% di disdette su viaggi già organizzati o prenotati. “Una situazione che ci porta a stimare un decremento del 30% anche nei prossimi mesi”, spiega Vicio Sole che guida la Confederazione, “ovvero nel periodo migliore per l’Isola che, a torto, viene considerata come una destinazione stagionale”. “Una prima risposta ma non certo unica”, continua Sole, “potrebbe essere quella di offrire un ristoro parziale ai turisti che non decidano di annullare usando i fondi del See Sicily”.

Il commercio e la rete elettrica

Altra conseguenza delle ondate di caldo sono stati i black out e i distacchi di corrente dovuti alle alte temperature che hanno danneggiato i cavi elettrici interrati. Spiega Giancarlo Manenti alla guida della Confcommercio regionale “oltre ai roghi, sottolineiamo la mancanza dell’energia elettrica e di conseguenza dell’acqua, situazione che nel territorio etneo ha creato notevolissime difficoltà alle imprese ed alle famiglie. In queste ore, inoltre, siamo venuti a conoscenza che l’Enel investirà in Sicilia, per adeguare i servizi, oltre 400 milioni di euro, probabilmente provenienti dal Pnrr. Ci chiediamo: se questi investimenti erano previsti, perché aspettare l’emergenza?”.

Emergenza che colpisce anche i professionisti

Anche i professionisti come i commercialisti sono stati colpiti dai disagi (specie i black out che hanno colpito diverse zone dell’Isola) e chiedono la proroga dei termini di versamento connessi alle dichiarazioni annuali dei redditi dal 31 luglio al 21 agosto 2023 in Sicilia (e Lombardia colpita da nubifragi) con una lettera inviata al ministro e al viceministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo, e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. “Abbiamo ricevuto numerosissime segnalazioni sia di danni diretti sia di disagi indiretti (blackout energetici e informatici) che, di fatto, stanno impedendo o fortemente rallentando l’attività professionale degli iscritti”, denunciano nella lettera.