Brevi

Al via l’anno scolastico 2019-20 con 12.251 studenti in meno

CATANIA – Domani, giovedì 12 settembre in Sicilia suonerà ufficialmente la prima campanella dell’anno scolastico 2019-20 che vedrà entrare in classe 715.503 alunni. Mancheranno all’appello 12.251 studenti rispetto all’anno scorso.

La deputata all’Ars del Movimento Cinque Stelle Jose Marano è intervenuto a seguito della diffusione dei dati sul drastico calo degli alunni e ha chiesto al governo regionale un impegno a sostegno delle famiglie che sono costrette ad emigrare o che non possono permettersi l’arrivo di un figlio.

“La vera emergenza della nostra terra – spiega Jose Marano – è l’emigrazione. Un problema di cui si parla poco e di cui si deve far carico in primis la Regione Siciliana. Stiamo diventando una terra che, anno dopo anno, si sta desertificando. I dati diffusi dall’Ufficio Scolastico Regionale ci dicono che quest’anno entreranno in classe 715mila alunni, ben 12.251 in meno rispetto allo scorso anno”.

“Un dato impressionante – prosegue la deputata – che racchiude l’emergenza siciliana: le nascite calano, tante famiglie sono costrette trasferirsi al nord o all’estero per lavorare, la mancanza di servizi adeguati che peccano di qualità. A ciò aggiungiamo un tasso del 22% di abbandono scolastico: il doppio della media europea. Un problema gravissimo che vede in fuga il “Futuro” della nostra terra. Per questa ragione presenterò una interrogazione nella quale chiederò a questo governo come intenda fronteggiare questa situazione di emergenza e quali sono le politiche attive a sostegno delle giovani famiglie con figli per mettere un freno all’emigrazione di massa che la Sicilia sta subendo. Non possiamo restare a guardare: chi amministra ha il dovere di intervenire”.

A causa di questa “emergenza” l’Ufficio scolastico regionale diretto da Raffaele Zarbo è stato costretto a tagliare 127 classi e a procedere agli accorpamenti delle scuole laddove il numero degli iscritti è stato sotto i 600 alunni. Ricordiamo che il tetto è a 400 per i Comuni montani e le Isole minori.

In definitiva in Sicilia sono stati soppressi 19 istituti scolastici, il che ha fatto scendere il loro numero a 831 (dagli 850 di pochi mesi addietro). E tra gli 831, 47 sono sottodimensionati, e quindi non vi sarà un preside ma saranno governati da un reggente.

Nel corso degli ultimi 20 anni il numero di alunni in Sicilia si è ridotto di 140mila unità. Entrando più nel dettaglio, sono 5.478 gli alunni in meno nella scuola Primaria, vale a dire la ex scuola Elementare. Il tutto sta a significare che la crisi della scuola ha origine nella diminuzione delle nascite e dalla nuova stagione dell’emigrazione cui il governo siciliano (e il nuovo governo italiano) sono chiamati con urgenza a trovare soluzioni.