Pezzi di Pizzo

Al voto! Al Voto!

Finisce il governo Draghi, il tentativo di dare autorevolezza, soprattutto internazionale, al Paese, che un sistema politico impazzito aveva ridotto ai minimi termini. Ritorniamo ad essere i soliti italiani, maestri di teatro pirandelliano, in cui siamo uno, nessuno e centomila.

Attenzione Draghi non voleva restare a perdere tempo, forse lo aveva già preventivato dopo le elezioni al Quirinale. Ha fatto un discorso ruvido, fatto apposta per farsi dire di no. E il governo dei migliori, dell’unità nazionale invocata da Mattarella è naufragato sul cupio dissolvi dei partiti, quasi tutti. Molti pagheranno pesantemente la giornata di oggi, o per crisi interne o per risultati elettorali pessimi, o per entrambe le cose.

Alcuni dicevano, non solo i complottisti, che Draghi era venuto per liquidare l’Italia. Sicuramente ha liquefatto il sistema dei partiti, che saranno molto più deboli dopo il suo governo. Nascerà un’area Draghi che si riferisca a lui per le prossime elezioni? Questa è una partita tutta da vedere.

Cosa succederà di qui al voto? L’Italia finirà nei casini finanziari, finito l’ombrello Draghi? I presagi non sono buoni, sicuramente, non facendo le riforme necessarie metteremo a rischio la seconda tranche dei fondi del PNRR. Si riuscirà a fare una legge di stabilità? Molto probabilmente no ed andremo all’esercizio provvisorio. Riusciremo a recuperare autonomia energetica? Non pensiamo proprio ed il conto lo vedremo nelle bollette che ci costeranno quanto un mutuo.

I populismi aumenteranno e il Paese sarà diviso e dilaniato. Uscirà una maggioranza stabile dalle urne? Ci saranno solo coalizioni per spartirsi i seggi, poi, come ci ha abituato questa legislatura, ognuno per sé e Dio per tutti. Tranne che per l’Italia, il paese reale, che scivolerà sempre di più nella povertà e nella fuga dei giovani.

Così è se vi pare.

Giovanni Pizzo