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Alberi in città, un toccasana

ROMA – Assorbono anidride carbonica, emettono ossigeno, catturano gli inquinanti, abbassano la temperatura dell’aria. Sono i grandi benefici che gli alberi portano alla nostra salute e alla qualità dell’Ambiente. Se n’è parlato nel corso di un convegno online organizzato dall’Università di Pisa, dalla Lipu-BirdLife Italia, da GrIG onlus e dall’Accademia dei rinnovati di massa. La relazione di Rita Baraldi del Cnr ha illustrato come gli alberi riducano la CO2 atmosferica ed emettano ossigeno. E lo fanno in funzione delle proprie dimensioni: ogni singola pianta, ogni anno, è in grado di sequestrare tra i 20 e i 150 kg di anidride carbonica e altri inquinanti pericolosi per la salute, quali polveri sottili e ozono. Una funzione molto importante per la nostra salute soprattutto nei contesti urbani, i quali, nonostante coprano il 2% della superficie terrestre, sono responsabili dell’emissione del 70% dei gas serra. Ma il verde pubblico va governato e gli strumenti sono stati illustrati da Anna Chiesura di Ispra.

Il censimento, un database delle aree verdi pubbliche, è stato adottato in 106 dei 124 Comuni indagati, mentre il Regolamento del verde pubblico e privato risulta adottato da 60 di essi. Scarsa (solo sei Comuni) l’adozione dei Piani del verde, una sorta di piano regolatore. Inoltre è stata sottolineata l’importanza degli atlanti ornitologici urbani, strumenti di monitoraggio della biodiversità, per una pianificazione sostenibile delle città e una gestione corretta delle aree verdi urbane. La Lipu ha apportato un contributo importante al loro sviluppo, tanto che l’Italia è il paese europeo con il maggior numero di atlanti (61), relativi a 41 aree urbane, di cui 31 capoluoghi di provincia.