ALCAMO (TP) – Danni derivanti dalla cattiva condizione delle strade e spese legali per i contenziosi sorti con i proprietari degli immobili abusivi acquisiti al patrimonio del Comune.
Sono questi i costi che hanno inciso maggiormente nel 2021 per quanto concerne i debiti fuori bilancio riconosciuti dal municipio alcamese. Complessivamente si parla di circa 160 mila euro di debiti riconosciuti e di questi ben la metà sono legati a questi due fattori.
È quel che viene fuori dalla relazione di sintesi sul monitoraggio dei tempi procedimentali di riconoscimento e pagamento dei debiti fuori bilancio per l’anno 2021 stilata dal segretario generale del Comune Vito Bonanno.
L’analisi dei debiti fuori bilancio del Comune di Alcamo riconosciuti nell’esercizio 2021 indica che le fattispecie di debito da sentenza rappresentano il 93,75% del totale ed il resto, pari al 6,25%, è ascrivibile a ipotesi di acquisizione di beni e servizi in violazione delle norme giuscontabili.
Un aspetto considerato “critico” quello per l’appunto della soccombenza attraverso sentenze di tribunale, che è reso ancor di più tale dal fatto che la maggior parte di questi pronunciamenti ha riguardato i cosiddetti danni, fisici e materiali, legati alla cattiva manutenzione delle strade.
In tal senso già da tempo la segreteria generale del Comune è corsa ai ripari rispetto anche alle segnalazioni della Corte dei conti, mettendo in campo una serie di contromisure tra cui l’istituzione del registro del contenzioso, censendo tutte le cause pendenti, la stima del rischio soccombenza per ciascun contenzioso, l’attivazione dell’istituto della negoziazione assistita che punta a trovare accordi con le parti in causa evitando le cause e i maggiori costi.
I debiti causati dalla cattiva manutenzione delle strade nell’anno 2021 rappresentano il 26,67% di quelli riconosciuti, mentre le altre sentenze riguardano per il 33,33% le spese di soccombenza nei giudizi di primo grado che hanno avuto come oggetto del contendere l’opposizione contro le ingiunzioni di pagamento dell’indennità di occupazione sine titulo di immobili abusivi acquisiti dal Comune. In merito a quest’ultima problematica, sorta per l’appunto appena lo scorso anno, “non risultano al momento – sottolinea Bonanno – apposte misure correttive coerenti con una prospettiva di legalità sostanziale che implica il materiale ed effettivo impossessamento da parte del Comune dei beni abusivi acquisiti al patrimonio comunale in caso di mancata demolizione, sottraendoli all’uso e al godimento degli autori dell’abuso che risultano solo formalmente incisi dall’attività sanzionatoria del comune, oltre che l’effettivo utilizzo per finalità pubbliche di quella parte di beni sottratti alla demolizione con decisione del consiglio comunale”.
Ben il 48% della spesa per debiti fuori bilancio riguarda le spese legali, cioè oneri che il comune sopporta per il solo fatto della soccombenza in una lite. Nel 2021 risultano chiuse 25 richieste di risarcimento danni, di cui 22 relative ad istanze del 2019 e del 2020 e altre 3 relative ad istanze del 2021.
Con direttiva del segretario generale è stata sollecitata la definizione del registro del contenzioso stragiudiziale inerente alle richieste di risarcimento danni in materia di insidie stradali: “Tutto questo – precisa Bonanno – anche al fine di poter implementare il controllo sulle negoziazioni assistite e sull’efficacia degli interventi di manutenzione della rete viaria attuati, anche tramite l’istituto dell’accordo quadro”.