L’Irlanda potrà apporre sulle etichette degli alcolici avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato”, “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” e sul rischio del consumo in gravidanza, sul modello di quelli che oggi si trovano sui pacchetti di sigarette. Nel giugno scorso l’Irlanda aveva notificato la norma sui cosiddetti “health warning” per vino, birra e liquori alla Commissione europea e ora, finito il periodo di moratoria senza riscontrare opposizioni dall’organo esecutivo europeo, è arrivato il via libera.
Il dibattito su questo genere di “alert” era iniziato nel 2021 quando la Commissione europea aveva discusso di introdurre nelle etichette delle bottiglie di alcolici delle avvertenze per la salute nell’ambito del cosiddetto “Cancer plan”, oltre agli ingredienti dettagliati. Il 16 febbraio dell’anno scorso, il Parlamento europeo aveva detto sì solo all’obbligo di introdurre i valori nutrizionali e la lista degli ingredienti (tema per altro in discussione da anni), e non alle indicazioni “a tutela della salute”, sostituite da una più generica raccomandazione ad un uso responsabile. Contro gli “health warning” si erano apertamente schierati nove Paesi europei, tra i quali l’Italia, che avevano salutato la bocciatura come un successo nella difesa dei propri prodotti e relativi mercati. Ora la preoccupazione è quella che l’esempio di Dublino possa spingere altri Stati ad adottare etichette simili, prima che si giunga ad iniziative comuni in ambito comunitario.