Consumo

Alcool, rischi e limiti per il conducente

di Chiara Greco

ROMA – In Italia è in progressiva crescita il consumo di alcol, diffuso soprattutto tra gli adolescenti che lo considerano “di moda”. L’abuso di bevande alcoliche, oltre a rappresentare la causa di molteplici malattie quali ad esempio la cirrosi ed il cancro, solo per citarne alcune, simboleggia un tragico primato legato alla mortalità per incidenti d’auto.

Salire in macchina consapevoli di non rappresentare un pericolo per se stessi e per gli altri, non è dunque solo un dovere, ma un diritto alla vita stessa; è proprio questo quello che il ministero della Salute attraverso varie campagne, ormai da anni prova a spiegare, cercando anche di sensibilizzare i giovani e gli adulti a “non fare il pieno di alcol quando si deve guidare”.

Evitare di bere alcolici risulta essere sempre la cosa migliore, ma nel caso in cui ci si trovi a cena fuori o a ballare in un locale, è bene almeno limitarne il consumo così da non sforare la soglia prevista dalla legge. Il divieto di guida in stato di ebbrezza è disciplinato, dagli articoli 186 e 186 bis, del Codice della strada. I limiti del tasso alcolemico ammesso (ovvero la quantità di alcol presente nel sangue) non sono per tutti uguali; per i neopatentati ad esempio equivale a zero g/l, per gli altri invece, equivale a 0,5 g/l. Qualsiasi valore superi quello consentito, è sanzionabile con una multa che oscilla dai 532 ai 6.000 euro e con la sospensione o la revoca della patente, che in alcuni casi è corredata al sequestro del mezzo.

L’elevata presenza di alcol nel sangue riduce le capacità di percezione della realtà e i tempi di reazione alla guida rallentano. I fattori che incidono sul calcolo di questo limite sono diversi: la quantità di bevande, il tempo dell’assunzione, il peso corporeo, l’età, il sesso, e lo stomaco vuoto o pieno. A tal proposito è esemplificativa una tabella pubblicata da Altroconsumo che riportiamo in questa pagina.

C’è da dire, inoltre che la tolleranza alcolica non è per tutti uguale, uomini e donne ad esempio, lo sopportano in modo diverso; le donne producono meno alcol deidrogenasi, cioè un enzima generato dal fegato che distrugge la molecola dell’alcol stesso, impiegando dunque più tempo a smaltirne gli effetti rispetto agli uomini.

Il ministero della Salute si è occupato di stilare due tabelle; la prima per la stima delle quantità di bevande alcoliche che determinano il superamento del tasso alcolemico consentito. In realtà però, i valori di alcolemia riportati lì non hanno una validità legale, rappresentano solo un’ indicazionedella concentrazione di alcol nel sangue conseguente all’assunzione di un’unità di bevanda e forniscono un valore puramente generico che non può essere in alcun modo acquisito come garanzia di sicurezza e di idoneità psico-fisica alla guida.

La seconda tabella risulta essere quella descrittiva dei principali sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nel sangue, quali possono essere: nausea, stato confusionale, alterazione dell’umore, aggressività ,stato depressivo, incoscenza ,euforia, sensazioni di soffocamento ed alterazione dell’equilibrio, questi tra quelli più frequentemente rilevati. A parità di quantità di alcol assunto, sensazioni ed effetti sono estremamente variabili da soggetto a soggetto, con possibilità di manifestazioni anche opposte tra di loro.

Dagli ultimi dati forniti dal comando generale dell’Arma e dalla polizia stradale riferiti all’anno 2018 (che rilevano circa un terzo degli incidenti stradali con lesioni) risulta che in Italia, su un totale di 58.658 incidenti, sono stati 5.097 quelli in cui almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza e 1.882 quelli sotto l’effetto di stupefacenti.

Non esistono, dunque azioni preventive che annullano gli effetti post-alcolici e stupefacenti, e neanche livelli di consumo alcolico sicuri per mettersi alla guida. Il comportamento più adeguato per prevenire un incidente alcolcorrelato è dunque quello di evitare di farne uso e di consumarne, a prescindere da qualsiasi sia il veicolo che si andrà a guidare.