Consumo

Alimentazione, dai surgelati la riscoperta della Dieta mediterranea

MILANO – A dieci anni dal riconoscimento di patrimonio per l’umanità da parte dell’Unesco, la Dieta mediterranea incontra sempre meno successo tra gli italiani. Oltre la metà l’hanno abbandonata per seguire altri regimi alimentari (secondo l’European Journal of Public Health – solo 4 italiani su 10 seguono l’European Journal of Public Health solo 4 italiani su 10 la seguono) sotto la spinta di una serie di forze, dalle mode alimentari alla mancanza di tempo per preparare i cibi, che la rendono sempre meno diffusa nel Paese che di fatto le ha dato i natali.

Un aiuto per recuperare questo stile di vita potrebbe arrivare dai cibi surgelati, di cui nel 2019 ogni italiano ha consumato 14,1 chili. Lo stesso Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, li ha inseriti nelle sue linee guida per una sana alimentazione come alternativa al prodotto fresco. Del resto, tra le tipologie di prodotti surgelati figurano alimenti cardine della dieta mediterranea come pesce, pasta, verdura e legumi, col vantaggio che quelli sotto zero sono disponibili tutto l’anno e già pronti per l’uso. Questo potrebbe aiutare ad esempio ad aumentare i consumi di pesce – meno di 30 kg a testa l’anno a persona – e di verdure, ancora al di sotto delle quantità consigliate dai nutrizionisti.

Se poi si guarda all’aspetto nutrizionale, come ricorda l’Istituto italiano alimenti surgelati, grazie a tecniche come l’Iqf (Individually quick frozen) e ai velocissimi tempi di surgelazione, anche nutrienti come la vitamina C o l’acido folico tipici dei vegetali e della frutta, soggetti a ridursi significativamente col passare del tempo, restano inalterati negli alimenti surgelati.

Riappropriarci della Dieta Mediterranea in modo rinnovato è un modo per rilanciarla, adattandola alle esigenze dei nostri tempi ma senza tradire gli studi di Ancel Keys che negli anni 70 la scoprì. “Nella seconda metà del secolo scorso, la Dieta Mediterranea è stata per la prima volta studiata e battezzata da Ancel e Margaret Keys, che ne stabilirono i valori fondanti come ad esempio la varietà e la valorizzazione di prodotti semplici – commenta Giorgio Donegani, tecnologo alimentare e divulgatore scientifico – Rispetto ad allora, oggi è necessario fare un passo avanti: per rispettarne i valori più profondi e alimentarci correttamente stando al passo coi tempi, i surgelati sono essenziali”.

“La Dieta Mediterranea, come ogni tradizione che si rispetti, deve adattarsi ai tempi per sopravvivere – aggiunge Donegani – Oggi si parla molto di Nuova Dieta Mediterranea e i surgelati possono essere tra i protagonisti: alimenti eccellenti per qualità e sicurezza, alleati della salute e del benessere, accessibili ma con elevati valori nutrizionali. Perfetti per ricette bilanciate, in linea con le indicazioni nutrizionali, fatti con materie prime dalla filiera corta e sostenibile. Insomma, l’ideale per lo stile di vita mediterraneo”.