Intervista

Alitalia, Federconsumatori Sicilia: “Problema rimborsi ancora senza soluzione”

L’ultimo giorno che sui monitor di un aeroporto abbiamo letto il codice AZ, identificativo dell’ex compagnia di bandiera italiana, è stato il 14 ottobre 2021. Tuttavia, la cancellazione di voli causa astensione dal lavoro del personale è cominciata qualche giorno prima: solo l’11 ottobre sono state 127 le rotte Alitalia annullate. Una situazione che ha costretto il vettore a mettere a disposizione aerei più capienti, al fine di riproteggere più viaggiatori possibile. O a prevedere procedure di richieste di rimborso, ad oggi rimaste tali, “richieste”, appunto.

Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia

“Bisogna innanzitutto fare chiarezza. Il settore aereo si è trovato di fronte a due emergenze, una globale, la pandemia da Coronavirus, a partire da marzo 2020; una più italiana, la vicenda Alitalia, dalla metà di ottobre 2021. Entrambe hanno generato la necessità di dover restituire ‘qualcosa’ ai viaggiatori. Da qui il Decreto Legge n. 121 del 2021 del Mise con cui venivano stanziati 100 milioni di euro per il rimborso dei voucher non utilizzati a seguito della pandemia. Un Decreto, lo preciso, che già di per sé è stata una conquista, visto che inizialmente era stata prevista, appunto, solo l’emissione di un buono da scontare in una data successiva e non, in alternativa, il riaccredito delle somme. Da ottobre, con la fine dell’operatività della compagnia di bandiera, la situazione è peggiorata. Certo, è stato emanato un successivo Decreto Legge, il n. 152 del 6 novembre 2021 che, all’articolo 44, dispone regole specifiche per i biglietti ex Alitalia, ma ad oggi sta di fatto che i rimborsi sono solo sulla carta e non ci sono avvisaglie che la risoluzione del problema sia dietro l’angolo”.

Eppure, Federconsumatori, con tutte le altre associazioni di categoria, ha ripetutamente dato dei segnali forti a Governo e Mise

“Certamente. Ma, come ripeto, ad oggi non si muove foglia. Il Ministero, da un lato continua a dire che 100 milioni sono stati stanziati; dall’altro, rispetto alle rinunce e cancellazioni causa pandemia, dopo avere predisposto la modulistica sul proprio sito, ha passato la palla ad Alitalia. Che, però, nel frattempo, si trova a dover gestire anche i rimborsi conseguenti alla cessata attività. Il tutto, oltre al danno anche la beffa, senza dare indicazioni precise su come ottenere indietro questi quattrini. Anche se dei timidi segnali stanno arrivando: qualche consumatore che si è rivolto a noi (un numero sempre in crescita) ha riferito di avere ricevuto una mail da Alitalia con cui venivano richieste coordinate bancarie e documenti di identità. Ma, ad oggi, nulla di più”.

Clienti fidelizzati

Oltre ai rimborsi c’è la questione dei clienti fidelizzati: 6,5 milioni di tesserati MilleMiglia che si sono visti ridurre unilateralmente e con effetto retroattivo il valore dei punti. “Se un’azione del genere è stata compiuta, ci troviamo nel campo di una palese violazione sia contrattuale che del Codice del Consumo”, conclude La Rosa.