E’ finita. Da domani, Alitalia, non volerà più tra i cieli del nostro Bel Paese, e in nessun altra parte del mondo. La compagnia di bandiera chiude i battenti, dopo 75 anni di onorato servizio. Lasciando amarezza e rabbia per i suoi dipendenti.
Questa sera, con l’ultimo volo, il Cagliari-Roma, calerà il sipario sulla vecchia Alitalia che lascerà il campo alla nuova Ita. Continua intanto la mobilitazione dei lavoratori con un presidio permanente ancora oggi e domani davanti al palazzo Alitalia.
Così comincia la testimonianza di un’assistente di volo Alitalia, in vista dell’ultimo giorno di operatività della “compagnia di bandiera” – il 14 ottobre – che esprime, con commozione ed amarezza, il suo “saluto”.
“Ho sempre sognato di fare l’assistente di volo – afferma la lavoratrice, oltre 25 anni di servizio in azienda – Da quando ero bambina vedevo le “hostess” dell’Alitalia in aeroporto quando accompagnavo mia madre a prendere mio padre da un viaggio di lavoro. E finalmente, anche io a 25 anni, ero una “volatile” .
Selezioni, esami, tutti gli iter necessari. E sono passati gli anni ed il mio amore per questo lavoro è cresciuto sempre di più. Il mio amore per Alitalia. Ora che, dopo 74 anni, non ci sarà più sono triste, amareggiata, arrabbiata”.
“Non dormo – aggiunge – penso a tutti i miei colleghi ed alle conseguenze. Perché qualcuno o qualcosa più grande di me ha deciso di ucciderla. Io l’ho perdonata tante volte come si fa per chi ami veramente, ma qualcun altro non l’ha mai guardata negli occhi e nel cuore, perché se l’avesse fatto non sarebbe stato così crudele. Ciao Mamma Alitalia”, conclude.
“È una sconfitta per l’Italia, si chiude una pagina di orgoglio per il nostro Paese per il mondo con quel nostro logo che ci ha rappresentato come italiani – raccontano due lavoratori da oltre 20 anni in servizio nella compagnia – personalmente siamo amareggiati ma soprattutto perché si viene a perdere un know how unico e ci si ritroverà il comparto fagocitato dalle low cost. È il rischio anche per Ita”.
Un passaggio di testimone tutt’altro che semplice. la nuova compagnia aerea chiamata Ita opera con una flotta di 52 aerei di cui 7 wide body e 45 narrow body. Già nel 2022 la flotta crescerà fino a 78 aeromobili (+26 sul 2021) di cui 13 wide body (+6 sul 2021) e 65 narrow body (+20 sul 2021). Dal 2022 è previsto l’inizio dell’inserimento in flotta degli aeromobili di nuova generazione che sostituiranno progressivamente i velivoli di vecchia tecnologia. A fine 2025 la flotta crescerà sino a 105 aerei (23 wide body e 82 narrow body), con 81 aeromobili di nuova generazione (pari al 77% della flotta totale).
Ita avvia le proprie operazioni nel 2021 con un numero di dipendenti, assunti per gestire l’attività “Aviation”, pari a 2.750-2.950, che salirà a fine 2025 a 5.550-5.700 persone. Tutte le persone sono assunte con un nuovo contratto di lavoro che assicuri maggiore competitività e flessibilità nel confronto con altri operatori del settore. Previsto a conclusione del piano l’impiego di fino a 2.650-2.700 risorse per la parte “Ground Handling” e di 1.100-1.250 risorse nell’area che attiene alla manutenzione.